Articolo aggiornato il 29 Maggio 2009
La nostra memoria, specialmente quella a lungo termine, può essere potenziata avvalendosi di particolari strategie, che ne possono sviluppare le capacità, soprattutto in vista degli esami che fra poco tempo attendono gli studenti. Anche se le prove scolastiche hanno spesso un risvolto negativo in termini di ansia e di stress, i loro effetti non sono per niente negativi, secondo ciò che sono riusciti a dimostrare i ricercatori del dipartimento di psicologia della Washington University di St. Louis.
Più di cento studenti delle scuole superiori hanno affrontato varie prove, tra le quali anche alcune scritte, che si sono rivelate una risorsa molto importante nell’aiutare l’immagazzinamento dei ricordi. Dagli esperimenti è infatti emerso che gli studenti che avevano svolto in classe una verifica scritta prima di quella orale erano in grado di rispondere meglio alle domande che venivano loro poste.
Tutto ciò si verificava perché i ricordi e le informazioni legate ad un maggiore coinvolgimento emotivo determinato dal dover affrontare il compito in classe restano maggiormente impressi nella nostra mente e quindi siamo più capaci di riutilizzarle nel momento in cui ne abbiamo la necessità.
Da questo studio si comprende come le prove scolastiche hanno una loro intrinseca validità e una loro profonda utilità, che va oltre la misurazione e la valutazione dei risultati in termini di conoscenze e di sapere prettamente scolastico, ma possono rappresentare un’occasione fondamentale per rafforzare i meccanismi che ci aiutano a memorizzare. Ne possiamo quindi trarre importanti suggerimenti che possono riguardare le strategie da mettere in atto nei periodi di esami.
Immagine tratta da: www.filarmonicamousike.it