Articolo aggiornato il 29 Agosto 2009
La perdita di memoria è un disturbo che determina molti svantaggi per chi ne soffre. Ma nuove prospettive di aprono per chi è affetto da questa patologia grazie alla scoperta di un’area del nostro cervello, che avrebbe l’importante compito di bloccare le interferenze di altri ricordi immagazzinati, che determinano l’effetto di dimenticare o il ricordare male certe informazioni.
L’area che ci salva dalla amnesie è il giro frontale inferiore dell’emisfero cerebrale sinistro. Così sostengono Brad Postle e i suoi colleghi dell’Università del Wisconsin a Madison. Per arrivare a questa conclusione, gli studiosi si sono avvalsi della collaborazione di 12 volontari, che sono stati sottoposti a diversi test di memoria verbale.
Nel corso di questi test ai volontari veniva presentato dapprima un gruppo di lettere e subito dopo veniva chiesto loro se ricordavano di aver visto una determinata lettera. Nel momento in cui i soggetti dovevano dare la risposta i ricercatori praticavano su di essi la stimolazione magnetica transcranica. Quest’ultima è una tecnica che in modo non invasivo ha il compito di disturbare l’attività regolare di alcune aree del cervello.
In questo caso la stimolazione magnetica transcranica veniva rivolta inizialmente proprio al giro frontale inferiore dell’emisfero sinistro e poi ad altre regioni cerebrali. Si è visto che nel primo caso i soggetti commettevamo molti più errori, mentre l’inibizione di altre aree cerebrali non comportava nessuna conseguenza sulla prestazione dei volontari.
In questo modo si è scoperta la funzione di questa area del cervello nel determinare una sorta di impedimento nel commettere errori di memoria.
Immagine tratta da: lideale.info