Melanoma: sintomi, cura e terapia [FOTO]

Il melanoma è un tumore della pelle abbastanza raro

Melanoma, cause e sintomi
Foto Pexels | cottonbro
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Cos’è un melanoma? Quali sono i sintomi, la cura e la terapia? Il melanoma è un tumore della pelle piuttosto rare, che in Italia colpisce mediamente 10 persone ogni 100.000 abitanti – un terzo rispetto agli Stati Uniti. Nonostante la sua bassa incidenza, è una forma tumorale molto pericolosa, sebbene grazie alla diagnosi precoce le probabilità di sopravvivenza sono notevolmente aumentate negli ultimi anni. Approfondiamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere sul melanoma.

Che cos’è il melanoma

Il melanoma è un tumore maligno, spesso molto aggressivo, che colpisce principalmente la cute, gli occhi e le mucose. La pelle è formata da epidermide, derma e tessuto sottocutaneo: è nello strato inferiore dell’epidermide che si trovano i melanociti, ovvero le cellule che producono la melanina. La crescita e la moltiplicazione anomala dei melanociti sono responsabili della comparsa di questa patologia.

Questa forma tumorale è molto meno comune rispetto ad altre tipologie di cancro della pelle, come il carcinoma basocellulare e il cancro squamocellulare. Si manifesta prevalentemente nella fascia d’età che va dai 45 ai 55 anni, sebbene negli ultimi decenni l’età media di insorgenza del melanoma si è abbassata. Colpisce inoltre in misura leggermente maggiore le donne.

Tipi di melanoma

Per effettuare una corretta diagnosi di melanoma e impostare il giusto percorso terapeutico, è importante individuare le sue caratteristiche principali. Sulla base della sua sede e della sua aggressività, i melanomi cutanei si distinguono in quattro tipi.

  • Melanoma a diffusione superficiale: è la forma più comune, rappresentando circa il 70% di tutte le diagnosi. Negli uomini colpisce soprattutto il dorso, mentre nelle donne si diffonde prevalentemente sugli arti. Si presenta come una chiazza brunastra dai margini marcati, che si estende a macchia d’olio.
  • Lentigo maligna melanoma: insorge principalmente nelle persone anziane ed è localizzato, nella maggior parte dei casi, sul volto. Si manifesta come una macchia bruna tondeggiante o ovale, dalla lenta progressione.
  • Melanoma lentigginoso acrale (o acrolentigginoso): è il più raro e il più difficile da diagnosticare, può rimanere silente per anni. Spesso colpisce le estremità degli arti.
  • Melanoma nodulare: è il tumore più aggressivo, perché l’unico che invade i tessuti in profondità sin dalle sue prime fasi. Si presenta sotto forma di nodulo a cupola, di colore bruno o nero, e può colpire in ogni parte del corpo.

Cause del melanoma

Il melanoma insorge in presenza di un errore genetico nei melanociti, che iniziano a proliferare in maniera disordinata. Una delle cause principali è l’esposizione eccessiva ai raggi UV, che può scatenare una mutazione del DNA delle cellule deputate alla produzione di melanina e, di conseguenza, una loro trasformazione in cellule tumorali.

Fattori di rischio

Numerosi sono i fattori di rischio che giocano un ruolo importante nell’insorgenza del melanoma:

  • fototipo chiaro (capelli, occhi e pelle chiari, con presenza di lentiggini);
  • elevato numero di nei;
  • familiarità al melanoma cutaneo;
  • precedente melanoma o altra forma di tumore della pelle;
  • sistema immunitario compromesso;
  • storia di scottature solari con formazione di vesciche;
  • uso di lampade abbronzanti;
  • esposizione al sole senza adeguate protezioni.

Sintomi e diagnosi del melanoma

Il sintomo principale del melanoma è il cambiamento nell’aspetto di un neo o la comparsa di uno nuovo. Per questo motivo è fondamentale tenere sotto controllo i nei presenti sul corpo e consultare il medico nel caso in cui cambino aspetto improvvisamente o se ne rinvengano alcuni mai visti prima.

Per analizzare un neo sospetto, si può fare riferimento ad alcuni parametri racchiusi nella sigla ABCDE:

  • asimmetria (un neo maligno presenta spesso una forma irregolare);
  • bordi irregolari e indistinti;
  • colore variabile all’interno del neo stesso;
  • dimensioni in aumento;
  • evoluzione del neo (cambiamento repentino nel suo aspetto).

Altri sintomi da non sottovalutare sono la presenza di sangue, siero o lesioni superficiali o un diverso spessore della zona pigmentata. Se un neo inizia a sanguinare, prude o è circondato da un’area arrossata, è bene contattare subito il medico.

Per giungere ad una diagnosi certa, dopo attenta valutazione dell’anamnesi del paziente e un esame fisico della lesione sospetta, il medico eseguirà una biopsia asportando interamente la zona interessata che verrà analizzata al microscopio per verificare la presenza di eventuali cellule tumorali. La diagnosi precoce è una delle armi più importanti nella lotta contro il melanoma, quindi è bene non sottovalutare alcun campanello d’allarme.

Terapia del melanoma

La terapia chirurgica è la più indicata per la cura di questa patologia e consiste nell’asportazione completa del melanoma a cui possono essere associate anche delle terapie mirate e sempre più utili quali la radioterapia, l’immunoterapia o la chemioterapia a seconda dello stadio del tumore. La chirurgia è utile anche per l’asportazione dei linfonodi sentinella, nel caso in cui venissero individuate anche in questa sede delle cellule tumorali, e delle eventuali metastasi.

Per formulare il protocollo terapeutico più indicato, il medico dovrà analizzare la sede in cui si è presente il melanoma, la sua reale gravità, le possibili metastasi, la velocità di crescita e le condizioni di salute generale del paziente. Per questo motivo il tumore viene classificato in quattro stadi (da I a IV), mentre lo stadio 0 è il melanoma in situ, ovvero esteso solo sullo strato superiore della pelle.

In alternativa alle cure già citate, alcuni specialisti ricorrono anche a terapie locoregionali somministrando al paziente dei farmaci in dosi elevate al fine di isolare un arto o una parte del corpo dal resto dell’organismo. Attualmente sono ancora in fase di sperimentazione e studio dei vaccini e altre terapie immunoterapiche mirate per il melanoma.

La prognosi, ovvero la probabilità che la malattia possa ripresentarsi nel tempo, dipende perlopiù dallo spessore del tumore e dalla presenza di ulcerazione o metastasi. In ogni caso, nei paesi occidentali oltre l’80% dei pazienti che hanno rimosso chirurgicamente il melanoma e sono intervenuti tempestivamente con le cure appropriate hanno aspettative di vita elevate.

Prevenzione

Oltre alla diagnosi precoce, anche la prevenzione è un’ottima arma contro il melanoma. Ci sono comportamenti che riducono il rischio di sviluppare tumori della pelle: innanzitutto, è bene diminuire l’esposizione al sole evitando ustioni ed eritemi, proteggendo la pelle con creme solari ad elevato fattore SPF. Quando possibile, indossare un abbigliamento leggero che copra il corpo il più possibile.

Bisogna inoltre tenere sotto controllo l’aspetto e il numero dei nei, così da poter notare precocemente ogni cambiamento sospetto. È possibile consultare un dermatologo per effettuare la mappatura dei nei, una procedura molto più accurata in grado di individuare anche le formazioni più piccole.