Meduse: come curare l’abrasione dopo l’attacco e cosa non fare assolutamente per evitare gravi conseguenze

Meduse pericoli
Puntura medusa, cosa fare e cosa non fare (tantasalute.it)

Uno dei pericoli maggiori dell’estate è proprio un attacco della medusa, l’abrasione successiva è da trattare immediatamente con attenzione.

Capita a tutti, almeno una volta nella vita, di essere pizzicati da una medusa, ma forse non tutti hanno le idee chiare su quello che va fatto dopo essere punti.

In generale una puntura di medusa non è allarmante, soprattutto nel Mediterraneo dove non ci sono specie di animali così aggressive o pericolose. Qualora, però, non ci siano particolare allergie, è importante fare ‘attenzione’ ad alcuni dettagli e a seguire una vera prassi per evitare dei problemi.

Meduse: cosa fare dopo la puntura

Quando la medusa entra in contatto con la pelle rilascia una sostanza urticante per difendersi e si genera una sorta di orticaria con bolle, infiammazione, dolore e prurito. La sintomatologia è lieve e si attenuta comunque nel giro di poche ore. Se si nota una reazione più importanti bisogna subito recarsi al pronto soccorso perché potrebbe essere uno shock anafilattico.

Meduse puntura
Cosa fare in caso di puntura della medusa (tantasalute.it)

Cosa fare quando si viene punti? Quando si manifestano dolore, prurito e gonfiore a causa del rilascio della sostanza urticante bisogna capire la gravità dell’accaduto, data sia dalla zona che dall’area geografica in cui si trova poiché alcune zone sono a rischio. Le meduse non sono pericolose, solo le specie tropicali possono causare gravi danni e problemi al cuore, per il resto è solo fastidio. Nel Mediterraneo le più diffuse sono il Polmone di Mare e la Cassiopea e meno la Medusa luminosa che è più dolorosa delle precedenti. Si possono raramente trovare anche la Caravella e la Vespa di mare che sono molto più pericolose.

I sintomi tipici sono bolle estese, dolore, bruciore, formicolio, prurito, rossore. Ovviamente se la puntura è molto estesa bisogna rivolgersi al medico, altrimenti basta attendere un massimo di 20 minuti per vedere l’effetto scemare progressivamente. La prima cosa è uscire dall’acqua e lavare con acqua fresca la parte, tamponare e asciugare con molta delicatezza. Se ci sono residui rimuovere tutto, se avete a disposizione una penna dopo puntura potete applicarla, altrimenti chiedere all’infermeria del lido. Se la situazione peggiora o compaiono sintomi come vomito, sudorazione, febbre, allora bisogna contattare il 118.

Le cose da non fare mai in questi casi sono esporre la parte al sole e al caldo, peggiora solo infatti la sintomatologia perché è come se la pelle fosse ustionata. Non bisogna strofinare o grattare, anche se prude. Attenzione a non toccare la parte e poi toccare occhi e bocca. Niente rimedi della nonna come limone, aceto e simili. La cosa migliore è il cloruro di alluminio al 5% oppure una pomata per dopo puntura apposita.

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