Medicina termale: l'antica scienza al servizio della salute

Nel corso del convegno Medicina del Benessere di cui abbiamo già parlato presentando anche il Fitwalking, il prof

Articolo aggiornato il 28 Luglio 2009

medicina termale
Nel corso del convegno Medicina del Benessere di cui abbiamo già parlato presentando anche il Fitwalking, il prof. Umberto Solimene, docente di Terapia Medica E Medicina Termale della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano ha raccontato la storia e le qualità della medicina termale. Una scienza antica che aiuta oggi a curare la nostra salute.
La medicina termale è una delle più antiche forme di terapia dell’Occidente ed è da considerarsi una medicina tradizionale. In quest’ottica, le “Thermae“, quale complesso integrato di risorse naturali, di strutture e di servizi possono essere il punto d’incontro tra diverse forme di cultura medica per proposte non solo di terapia e di riabilitazione ma anche di conservazione della salute. Proprio per la non semplicità del mezzo terapeutico acqua e per l’azione di diversi fattori ambientali e psicologici risulta, talvolta difficile quantificare secondo i metodi usualmente codificati l’efficacia obiettiva dei trattamenti. 
 
Un altro aspetto da non trascurare è che, spesso, l’insorgenza di una patologia non dipende da una sola causa ma dalla contemporanea presenza di più fattori come inquinamento, alimentazione, stato psicologico, patologie sofferte in precedenza. Intervenire in questi aspetti e nelle loro interferenze negative sull’organismo significherebbe riuscire ad attuare una vera prevenzione delle malattie. La medicina ha, infatti, lo scopo di occuparsi delle persone malate per aiutarle a guarire e delle persone sane per aiutarle a rimanere tali. 
 
Da quanto afferma il prof. Solimene, la Medicina Termale Integrata, che si avvale delle conoscenze e tecniche classiche dell’idrologia e della climatologia medica unite, ove necessario a terapie e tecniche terapeutiche tradizionali di altri saperi medici (medicina tradizionale cinese, indiana, fitoterapia ecc.), dovrebbe interpretare l’uomo nella sua unità, rifiutando di focalizzare l’attenzione solo su una parte o su un organo ma mirando a ristabilire non solo la parte malata ma l’equilibrio funzionale di tutto l’organismo.  
 

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