Articolo aggiornato il 30 Marzo 2008
Nonostante tutto non conosciamo nella globalità il nostro organismo, al punto che, periodicamente, gli scienziati fanno la conoscenza con inaspettate proprietà di alcuni organi ed apparati che si ritenevano del tutto conosciuti e privi di darci ancora ulteriori sorprese. Un esempio lo offrono ricercatori americani del Forsyth Institute di Boston che, di concerto con un altro team di ricercatori inglesi del Kings College di Londra, hanno stilato una sorta di database denominato “ Human Oral Microbiome” e che raccoglierà tutti i nuovi dati conosciuti all’interno di organi quali pelle, intestino e vagina.
Attualmente quello che è emerso in una prima fase di studio è ciò che si cela nella nostra bocca, ovvero, qualcosa come 600 microorganismi che non sono solo sgraditi ospiti del nostro cavo orale, ma che fungono, oggi, alla luce delle recenti acquisizioni, da campanello di allarme nei confronti di diverse affezioni e malattie in generale che possono coinvolgere tutto l’organismo a volte in maniera persino infausta.
Utile è infatti sapere che in bocca colonizzano intere famiglie di batteri, alcuni, per il ruolo svolto, è bene che risiedano in questo distretto del corpo, svolgendo attività in linea con lo stato di benessere individuale, gli stessi batteri si ritrovano a livello intestinale nella cosiddetta flora batterica. Altri, invece, per la loro presenza, si rivelano agenti patogeni, ovvero, in grado di determinare malattie.
Alla luce del database realizzato dal gruppo di scienziati si è potuto appurare anche dell’altro, ovvero, che vi sono colonie di batteri che potrebbero fornire ai medici utilissimi indizi sulo stato generale di salute dell’individuo compresa la possibilità che lo stesso stia andando incontro a malattie, alcune anche gravi, quali ictus o infarti e ciò sulla scorta del riscontro del numero e del tipo di agenti batterici riscontrati all’interno del cavo orale del paziente. Una prima estensione al lavoro scientifico potrebbe portare, nel breve periodo, gli scienziati a descrivere, riscontrando un certo tipo di famiglie batteriche nella bocca dei fumatori, ad esempio, se questi, inconsapevolmente, possano essere affetti da stati di tabagismo, ovvero intossicazione da tabacco, a diverso livello fino a giungere ad una diagnosi di eventuali neoplasie polmonari o eventuali altri tumori a carico di altri distretti, sempre sulla scorta dei batteri repertati in bocca. Stessa cosa sarà prevista per gli etilisti cronici, fornendo questi individui l’indizio di eventuali gravi epatopatie non ancora conclamatisi coi sintomi evidenti, sempre sulla scorta della qualità della carica batterica repertata nella bocca di questi pazienti.
Ma c’è di più, sempre secondo lo studio angloamericano, conosciuto il ruolo svolto dagli ormoni a carico della flora batterica orale, si potrebbe arrivare alla conclusione che certi disordini ormonali potrebbero essere anche riscontrabili soltanto spalancando la bocca e sottoponendosi ad un semplicissimo esame del cavo orale, per non contare che determinati cambiamenti della flora batterica sono riscontrabili anche in caso di prolungate iperglicemie diabetiche compresi eventuali danni epatici seguiti da ingestione di farmaci.
Ed infine, che dire della salute dei denti, considerata l’enorme importanza rivestita dai batteri del cavo orale e della saliva nelle patologie di pertinenza odontoiatrica, chiaramente, carie comprese, al punto da potere intervenire efficacemente sul riequilibrio della flora batterica della bocca per curare, preventivamente, la salute dei denti stessi.
Laddove analogo sistema fosse applicato per altri organi ed apparati del corpo umano, pensiamo a pelle, intestino e vagina, come auspicato dall’equipe dei ricercatori, la prevenzione ed eventuale cura di molte patologie riguardanti quest’organi potrebbe avvenire molto più facilmente e risolutivamente, come a breve si farà a partire dal cavo orale.