Articolo aggiornato il 12 Agosto 2007
L’adeguamento del paese ai nuovi avanzamenti diagnostici terapeutici e’ l’obiettivo che si sono prefissati il Ministro della Salute Livia Turco e l’Oncologo Umberto Veronesi istituendo la nuova Commissione Oncologica Nazionale il 12 Luglio scorso.
Per affrontare una realta’, quella dell’oncologia, che sempre piu’ necessita di forme di ricerca innovative e avanzate, che hanno attraversato negli ultimi anni tre rivoluzioni importanti: quella biomolecolare, per la codificazione del DNA, quella della diagnostica radiologica, per l’individuazione dei tumori di dimensioni millesimali e quella etica, per l’istituzione di una nuova carta dei valori incentrata sul rapporto medico – paziente.
La Commissione si curera’ inoltre di indagare, mappare e risolvere i problemi gia’ rilevati nell’ambito delle prestazioni mediche, quali l’appianamento delle differenze tra la Sanita’ del Nord Italia e la Sanita’ del Sud Italia, il rinnovo delle attrezzature e delle tecnologie utilizzate negli ospedali, il trattamento dei malati terminali e lo snellimento delle liste di attesa.
“A Ottobre sara’ possibile valutare i primi risultati del lavoro intrapreso dalla Commissione.” Ha dichiarato il Dott. Veronesi. ” E il Piano Oncologico Nazionale sara’ poi il primo obiettivo da perseguire.”
Il Direttore generale per la ricerca scientifica e tecnologica del Ministero della Salute, nonche’ componente la Commissione, ha dichiarato inoltre che ” Sara’ compito della Commissione investigare e frenare il fenomeno della migrazione sanitaria all’estero.” Promettendo che oltre alla commissione oncologica saranno indette specifiche commissioni che tratteranno le malattie cardiovascolari.
Dizionario
Sequenziamento del DNA
Il sequenziatore si avvale di un microcapillare che permette di determinare la sequenza nucleotidica di un frammento di DNA mediante rilevazione della fluorescenza. Dopo la migrazione elettroforetica il campione colpito da una sorgente luminosa, il laser ad Argon, emette una fluorescenza che viene rivelata da un sensore.
Il segnale elaborato da un opportuno software mostra in forma grafica a quattro colori la sequenza del DNA in esame. La reazione di sequenza può essere effettuata su DNA a singolo e doppio filamento, su Cosmidi, B.A.C. e frammenti di P.C.R. La marcatura, che avviene nel corso di una P.C.R. lineare, permette di marcare il DNA sia in 5′ utilizzando primer marcati, sia al 3′ utilizzando terminatori marcati.
Il risultato di questa reazione produrrà dei frammenti di DNA, nei quali le differenti basi (G, A, T, C) saranno identificate da quattro diversi colori. Ciascun colorante reagisce alla luce emettendo una propria fluorescenza, ciò permette di correre le quattro reazioni come se fossero un unico campione. La chimica del sistema, molto flessibile, unita al numero di basi lette per ciascuna corsa (da 400 a 600 a seconda del tipo di capillare), hanno consentito di integrare il tradizionale sistema di sequenziamento manuale fino a sostituirlo completamente. (Universita’ di Roma Tor Vergata)