Sono in crescite le richieste di ringiovanimento delle mani e dei piedi: la notizia arriva dall’ultimo congresso internazionale di medicina estetica Agorà, tenutosi recentemente a Milano. La rivincita delle estremità, dopo anni in cui ci si è concentrati soprattutto sulla correzione dei segni dell’invecchiamento di tutto il corpo, tralasciando proprio queste parti.
L’aspetto di mani e piedi, del resto, è un rivelatore severo dell’età della persona e per questo non va più trascurato. Ed ecco la medicina estetica si è attrezzata, con trattamenti di vario genere e per tutte le esigenze.
Per cancellare le macchie, eliminare lo strato cutaneo superficiale danneggiato e stimolare la produzione di collagene ed elastina, per un rinnovamento della pelle, si usano soprattutto peeling chimici, cioè l’applicazione controllata, effettuata dal medico estetico, di un mix di sostanze acide.
Con lo stesso effetto oggi si usa anche la microidrodermoabrasione (soprattutto per le mani): un getto supersonico di soluzione fisiologica in cui sono disciolte sostanze biostimolanti (vitamine, aminoacidi, ma anche acido ialuronico), che riescono così a penetrare nella cute, senza ago, migliorando, oltre all’aspetto superficiale, anche l’idratazione profonda del derma del dorso.
E per ridurre l’aspetto scarno e ossuto di mani e piedi invecchiati, “rimpolpandone” leggermente il dorso, si ricorre ai filler riassorbibili a base di acido ialuronico. Per la pianta dei piedi, invece, sono in crescita anche le richieste di “filler da tacchi alti”: si deposita dell’acido ialuronico nel “cuscinetto” posto sotto le dita dei piedi, sulle quali normalmente si appoggia il peso del corpo mentre si cammina con i tacchi alti, per attenuare fastidi e dolori.
Sono tutti trattamenti ambulatoriali, poco fastidiosi, che richiedono poche sedute per ottenere buoni risultati, a patto di affidarsi a mani esperte. L’elenco di tutti i medici estetici diplomati con un corso quadriennale post-universitario riconosciuto, è disponibile sul portale Mediciestetici.it