Medicina: al femminile la nuova prospettiva

Emicrania, ipertensione, diabete, ictus, infarto, sono le donne a morire e ad ammalarsi di più di queste patologie, ma nella maggior parte si considera il lato maschile della malattia, vediamo insieme dove sono le donne a soffrire di questa trascuratezza e dove invece c'è parità.

SaluteNe parla il periodico “Farmacia Salute” in riferimento a quanto già in passato avevamo reso noto ai nostri lettori: si parla spesso di medicina al femminile per parlare di tutte le patologie che riguardano la donna in assoluto, la gravidanza, l’apparato sessuale e riproduttore, le infezioni specifiche, il tumore al seno o all’utero, ma raramente si parla al femminile di malattie come infarto, ictus, ipertensione, appure le differenze sono sostanziali, vediamo insieme perché.
Nella malattia il corpo umano reagisce e interagisce con i farmaci per avviare il processo di guarigione, tuttavia, nonostante il corpo della donna e dell’uomo possiedano delle similiarità, sono parecchio diversi. 
 
La Massa Muscolare, il Peso specifico, la densità di acqua, la percentuale di sali minerali, il battito cardiaco, la pressione arteriosa, tutto differisce, e in quanto a questo la conseguenza è di una diversa reazione ai farmaci e alle terapie, come ben sanno i medici specialisti, che differenziano le prescrizioni non solo in base all’età e allo stato di salute, ma anche secondo il sesso. 
 
Il problema non è dunque alla fine del processo di terapia, cioè quando il medico prescrive il farmaco, bensì alla base: manca, latita, è esigua, la ricerca al femminile fatta su donne e su ragazze per le malattie comuni ai due sessi. Alcuni esempi? Anoressia, ansia, artrite, asma, bulimia, cancro, colecisti, intestino irritato, depressione, diabete, emicrania, traumi, glaucoma, incontinenza urinaria, lupus eritematoso, obesità, osteoporosi, stipsi, psicopatologie, tumore, trombosi, ictus, infarto, varici e malattia di Crohn.  
 
Da quanlche tempo a questa parte, per onerare la carenza fatta presente dal Ministero per le Pari Opportunità, si sta avviando una fase preliminare di valutazione per studi universitari e specialistici di Medicina Generale al femminile
 
Fonte: Farmacia Salute, Numero 2 anno 2009
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