Malattie respiratorie: rischio alto per i giovani

In occasione dell’XI Congresso Nazionale della Pneumologia, la comunità scientifica ha lanciato un monito: le malattie respiratore tra i giovani sono in preoccupante aumento

Bambini e giovani a rischio malattie respiratorie

Bambini e giovani a rischio malattie respiratorie Bambini e ragazzi sono sempre più a rischio, quando si tratta di malattie respiratore: ecco il monito che arriva dagli esperti del respiro, in occasione dell’XI Congresso Nazionale della Pneumologia, UIP 2010. Molti i fattori coinvolti nell’incremento del rischio e delle percentuali di incidenza delle patologie che coinvolgono l’apparato respiratorio di un numero sempre più preoccupante di giovani e giovanissimi, la comunità scientifica, lancia l’allarme. La malattia respiratoria più diffusa è l’asma, ma quali sono, in particolare i responsabili di questo pericolo crescente? Dito puntato, soprattutto, contro fattori ambientali e domestici, i cattivi stili di vita e vulnerabilità dell’organismo dei più piccoli.
 
Sono circa 3 milioni gli italiani affetti dall’asma, che, solo nel Bel Paese, è responsabile di più di mille decessi ogni anno: il dato più preoccupante riguarda la fascia più debole delle popolazione, i bambini, con percentuali di incidenza del 10%, rispetto al 5,3% degli adulti.
 
L’asma è una malattia infiammatoria cronica, che colpisce le vie aeree ed è caratterizzata da alcuni specifici sintomi respiratori ricorrenti, come respiro sibilante, costrizione del torace e tosse, che variano nel tempo e differiscono da caso a caso, in termini di frequenza e gravità. Nei casi più estremi, l’infiammazione rischia ostruire le vie aeree, rendendo molto difficoltoso il respiro.
 
I cambiamenti climatici, l’inquinamento crescente, l’aria sempre più carica di smog e pericolose polveri sottili, ma non solo, fumo di sigaretta, scorrette abitudini alimentari e fumo passivo: sono questi i principali nemici della salute di tutto l’organismo, ma in particolare, di quella dell’apparato respiratorio, che rischiano, con il tempo, di togliere davvero il respiro.
 
“L’aumento del trend dell’asma nei bambini e negli adolescenti registrato negli ultimi anni è andato di pari passo con lo sviluppo industriale ed economico dei paesi europei. Questo stretto parallelismo ha indotto a ricercare le cause di questo allarmante incremento della patologia proprio in alcuni fattori legati allo sviluppo, quali lo spostamento dall’ambiente rurale a quello cittadino, le modificate abitudini di vita, le cattive abitudini alimentari, l’esposizione a numerosi nuovi allergeni e all’inquinamento ambientale e domestico. Tali fattori potrebbero cominciare a determinare un condizionamento del sistema immunitario e una sensibilizzazione allergica addirittura in utero e poi nelle prime fasi di vita” ha sottolineato il professor Stefano Centanni, Presidente S.I.Me.R. e Direttore della Clinica di Malattie dell’Apparato Respiratorio, A.O. San Paolo, Università degli Studi di Milano.