Le malattie psichiatriche, secondo uno studio italiano, dipenderebbero da un malfunzionamento genetico. L’alterazione del meccanismo di codifica di uno specifico gene causerebbe l’insorgenza di disturbi e patologie psichiatriche simili alla schizofrenia. Questi problemi riguardano, soprattutto, la cognizione e la memoria del lavoro, che subiscono delle alterazioni specifiche, e la sfera comportamentale.
Il gene, il cui meccanismo subisce delle alterazioni, codifica per la proteina BDNF (Brain-Derived Neurotrophic Factor), una neurotrofina, coinvolta nella crescita neuronale e nella regolazione delle funzioni cognitive. La scoperta della connessione tra il meccanismo genetico alterato e l’insorgenza delle malattie psichiatriche è il risultato di uno studio italiano condotto dai ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia, e pubblicato su Learning & Memory.
Lo studio, il cui autore è il dottore Francesco Papaleo, del Dipartimento di Neuroscienze e Neurotecnologie dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), è stato eseguito sui topi, di sesso femminile, modificati geneticamente in modo tale che producessero una quantità di proteina BNF superiore alla norma. I ricercatori hanno poi monitorato ed analizzato i comportamenti degli animali scoprendo come alti livelli di tale proteina provochino delle alterazioni delle funzionalità cognitive, soprattutto nella sfera della memoria del lavoro, ed a livello comportamentale. In futuro ci saranno altri studi per giungere alla creazione di terapie specifiche per trattare le patologie psichiatriche, come la schizofrenia.