Malattie esotiche: l'encefalite letargica

La malattia del sonno, o encefalite letargica, è contagiata attraverso la mosca Tse Tse, che punge l'uomo trasferendo il contagio del protozoo che causa questa grave malattia, tipica africana, per cui non esistono vaccini di profilassi, ma solamente delle terapie da effettuare nei momenti di emergenza.

Articolo aggiornato il 6 Aprile 2009

TripanosomiasiDelle Tripanosomiasi è quella a cui si è soggetti se si viaggia in terra africana: la malattia di Chagas è tipicamente conosciuta come Malattia del sonno e va considerata, per la sua gravità, se si intende affrontare una bella vacanza in una terra stupenda come quella dell’Africa, senza però rischiare di ammalarsi.
La Malattia del sonno è diffusa tra il 15° parallelo nord e il 20° parallelo sud, come si trova scritto nel Bollettino ad uso turistico del servizio nazionale di Sanità e Sicurezza sanitaria in terre esotiche. Per il viaggiatore d’affari il rischio è minimo, quasi assente, mentre il contagio è a maggiore incidenza nei casi in cui il viaggiatore scelga un tipo di viaggio più “autonomo” dove non è facile prevedere pericoli e presenza di insetti pericolosi.  
 
Si è contagiati a causa di un protozoo, il Tripasonoma, che è il principale imputato per il contagio diretto della malattia. Il contagio avviene tramite il veicolo animale degli insetti, che possono essere portatori del protozoo e pungere l’uomo, infettandolo. Non esitono però dei vaccini preventivi per immunizzare i soggetti al male, esiste solo una terapia farmacologica di emergenza.  
 
La mosca che porta con sé il protozoo è la nota Mosca Tse-Tse, un moscone grigio marrone che assomiglia ai tafani e che sono pericolosi solo di giorno, l’unico momento in cui volano, mentre la notte si sopiscono nascondendosi nelle protezioni dei muri o dei sassi. 
 
La malattia nella sua forma principale, cronica, può rimanere latente per periodi lunghi durante la vita di una persona, anche per sei mesi, mentre poi si manifesta con dei sintomi tipici che sono quelli della febbre, delle patologie al sistema adenolinfatico, edemi, batti cuore e pressione bassa: la malattia peggiora con sintomi a carico del fegato e della milza. Il culmine della patologia si manifesta con la meningoencefalite letargica, ma i sintomi possono anche non essere tutti presenti nello stesso soggetto. Esiste anche una forma acuta della malattia, che consiste principalmente nel manifestarsi della meningo-encefalite letargica.  
 
Immagine tratta dal sito di E – Campus

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