Malattie: di fronte a questi sintomi chiamate i soccorsi!

Come si sa esistono infarti cardiaci che non si presentano nella forma plateale come siamo indotti a ritenere; sono quegli infarti denominati “silenziosi” perché il paziente pur subendoli non è in grado di riferirli e si accorge della loro presenza in occasione di eventuali elettrocardiogrammi magari effettuati nel tempo

118
Spesso di fronte ad un sintomo che si presenta improvviso, violento e, soprattutto, privo di ogni indizio atto ad annunciarlo, siamo presi tutti dal panico, l’idea che tale indizio possa rappresentare per noi la fine dell’esistenza ci induce a pensieri pessimistici che di norma aggravano la situazione.
Tuttavia bisogna anche sapere che il più delle volte un sintomo inaspettato, per quanto possa sembrarci grave lo è di più se perdiamo la calma e mettiamo in atto comportamenti parossistici, resta tuttavia il fatto che di fronte ad un cambiamento inatteso del nostro stato di benessere è sempre buona norma chiedere aiuto, piuttosto che indugiare e non far nulla. Ma ci sono sintomi particolari che non si possono sottovalutare e di fronte a quest’ultimi il ricorso alla medicina d’urgenza diventa imprescindibile.
 
I sintomi che non si devono mai sottovalutare
 
Supponiamo di stare svolgendo una qualsiasi mansione nell’arco della giornata e supponiamo di sentire un dolore forte al torace che si irradia lungo il braccio colpendo anche la mandibola, il collo e spesso le stesse gengive. Insieme a questi segni si associa una sensazione di sudorazione fredda, perdiamo le forze, impallidiamo, magari veniamo colti da nausea e a volte persino da vomito. Non è detto che sia un infarto, a volte il solo dolore localizzato nella parte sinistra del torace, magari dovuto a precordialgie causate da correnti d’aria che ci abbiano infiammato le terminazioni nervose che innervano le coste, è sufficiente a dare un sintomo del genere, poi la paura fa il resto. Ciò però non toglie che di fronte a tale sintomatologia è indispensabile chiamare il 118, riferendo all’operatore tutti i sintomi; sarà cura dell’interlocutore del 118 decidere sul da farsi.
 
Non tutti gli infarti sono uguali
 
Come si sa esistono infarti cardiaci che non si presentano nella forma plateale come siamo indotti a ritenere; sono quegli infarti denominati “silenziosi” perché il paziente pur subendoli non è in grado di riferirli e si accorge della loro presenza in occasione di eventuali elettrocardiogrammi magari effettuati nel tempo. Di fatto c’è da dire che un infarto cardiaco è silenzioso solo sulla carta, visto che i sintomi, anche nella migliore delle ipotesi, ci sono eccome; tuttavia, potendosi una patologia del genere presentare in pazienti affetti da altre malattie, oppure anziani che, per il loro stato di salute soffrono sovente di un corollario di sintomi confusi spesso associati più al loro stato cronico che agli effetti di una nuova patologia in atto, finiscono per non riconoscere l’evenienza di un infarto, sia pure “ silenzioso”.
 
Ciò non toglie che proprio tale tipo di infarto cardiaco non è per nulla più benigno rispetto ad una patologia del cuore manifestatasi con maggiore platealità ed accompagnata da dolori vivissimi al torace etc., addirittura, proprio il fatto che una crisi cardiaca “silenziosa” non è accompagnata da sintomi evidenti, determina un trattamento non tempestivo ed è per questo motivo che in qualche caso può generare uno stato patologico in grado di palesarsi, nei casi etremi, con una morte improvvisa. Ne deriva che riconoscere per tempo l’approssimarsi di una crisi cardiaca indolore risulta spesso determinante al fine di mettere in atto quei presidi sanitari atti a salvarci la vita.
 
Ma a questo punto diviene necessario riconoscere anche i sintomi di un infarto “ silenzioso “; cosa non facile sicuramente, ma necessaria se vogliamo sperare di risolverlo in qualche modo. Così che, una sintomatologia per lo più improvvisa che si accompagna ad una sensazione di nausea e vomito, associata a profonda debolezza fisica, sensazione di cuore in gola, sudorazione profusa e mancanza di respiro, violenti capogiri e senso di angoscia, sono tutti elementi che dovranno indurre chi ne stia soffrendo a chiamare i soccorsi. Vero è che in un soggetto ad esempio diabetico il solo squilibrio di glicemia magari a causa di un eccesso di insulina iniettata possono determinare tali condizioni, vero è che pazienti anziani con palesi disturbi circolatori possono andare di “ norma “ incontro a sintomatologie del genere, ma vero è anche che, pur incorrendo nel rischio di esagerare un sintomo, è sempre buona norma non minimizzare una sintomatologia come quella riportata perché, proprio in tali soggetti, l’eventualità di una crisi cardiaca silente potrebbe essere tutt’altro che rara e fatale!
 
Nelle prossime trattazioni scopriremo altri sintomi importanti che possono indicare il segnale di qualcosa di grave che va facendosi strada in noi.