Bella, liscia, sottile e profumata, questa è la pelle del bambino, resistente, perché la natura normalmente sa proteggere bene il bambino e delicata al contempo perché non del tutto pronta a contrastare l’attacco delle intemperie; ne consegue che se vogliamo aiutare il bambino a crescere mantenendo una pelle sana dobbiamo noi adulti attuare per loro tutta una serie di accorgimenti che devono essere volti alla protezione della cute, senza particolari azioni aggressive che finiscono per attaccare il sottile strato idrolipidico che di fatto si contrappone agli attacchi esterni, senza trascurare mai l’igiene del piccolo.
Il neonato dunque va lavato, ma senza quella cura maniacale di molte mamme che finiscono per danneggiare la pelle del bimbo, meglio agire con delicatezza con acqua tiepida e con delicate spugnature detergendo tutte le zone del corpo ad esclusione della zona ombelicale.
Il primo bagnetto è consigliato dai pediatri dopo la caduta del cordone ombelicale, cioè ad una ventina di giorni dal parto.
I primi tre mesi di vita sono i più delicati per la pelle dei neonati, ne consegue che i detergenti utilizzati per lavare la pelle dei bambini non dovranno mai essere aggressivi o abrasivi; nella scelta è consigliabile chiedere al proprio pediatra di fiducia.
Dopo i primi novanta giorni di vita e fino al primo anno d’età, il lavaggio del bimbo può comprendere anche detergenti più comuni evitando tuttavia quelle sostanze che generalmente causano allergie, stessa cosa per quei prodotti su base alcolica o a base di profumi ed essenze che potrebbero risultare aggressivi.
Anche la pelle si ammala
Non bisogna mai trascurare le malattie della pelle nel bambino, innanzitutto perché il bambino ne soffre e si lamenterà a causa dei bruciori e delle irritazioni che tali patologie comportano, oltretutto tali eventuali affezioni spesso possono essere la spia di altre eventuali patologie la cui presenza non è proprio localizzata alla pelle ma riferita anche ad organi lontani.
Una delle più comuni forme irritative della pelle del bambino è rappresentata dalla dermatite da pannolino, facilmente riscontrabile con un arrossamento della cute all’interno delle cosce e spesso manifestata con puntini rossi. Il motivo di tale affezione è ravvisabile nella presenza per lungo tempo dell’urina e dell’umidità che questa abbia comportato a livello della pelle che finisce per macerare.
Più che curarla la dermatite da pannolino bisognerebbe prevenirla con cambi di pannolino ogni paio di ore e subito dopo aver constatato che il piccolo abbia fatto la pipi. Così come il bambino andrà lavato e ben asciugato ogni qualvolta abbia bagnato il pannolino.
Tuttavia, se si manifesta una dermatite da pannolino, sono efficaci quelle pomate emollienti e su indicazioni del pediatra anche a base di antibiotici.
La crosta lattea, compresa la dermatite seborroica sono state fatte oggetto di precedente nostra trattazione.
Merita attenzione invece la dermatite atopica, un’affezione della pelle molto spesso accompagnata da prurito e comparsa di chiazze rosse, reattiva ai cambi di stagione e relativi sbalzi termici.
La cura consiste nell’utilizzo di particolari detergenti o saponi adatti per la prima infanzia evitando sempre di coprire eccessivamente il bambino ciò al fine di impedire che fra i vestiti ed il suo corpo si sviluppi un’eccessiva temperatura che favorirebbe l’affezione stessa.
Malattie della pelle nei bambini
La pelle dei bambini non andrà mai trascurata in quanto è il primo filtro naturale che l'organismo appone all'aggressione degli agenti esterni; tuttavia non va neanche lavata con cura maniacale, conviene parlare sempre col pediatra invece dell'igiene del bimbo
