Articolo aggiornato il 18 Marzo 2013
La malattia di Lyme consiste in un’infezione molto pericolosa, che si trasmette attraverso il batterio Borrelia burgdorferi a partire dagli animali, per mezzo delle zecche. La patologia tende a colpire prevalentemente la pelle, ma molto spesso si può estendere agli organi interni, alle articolazioni e al sistema nervoso. I sintomi sono vari e vanno da una tipica eruzione cutanea a manifestazioni caratteristiche dell’influenza, all’artrosi, fino al deterioramento cognitivo. Le possibili conseguenze sono pesanti, interessando le articolazioni, il cuore, gli occhi, il fegato, con danni che possono essere anche permanenti. Per la terapia si fa ricorso agli antibiotici.
I sintomi
E’ importante tenere in considerazione i sintomi della malattia di Lyme, pur nella loro varietà, per effettuare una diagnosi tempestiva e intervenire subito con la somministrazione dei farmaci adeguati. La prima manifestazione sintomatica è rappresentata da un’eruzione cutanea di forma circolare, che in genere assomiglia ad una sorta di bersaglio. Compare nel giro di una o di due settimane e non determina né prurito né dolore.
Tipici sono i sintomi che ricordano l’influenza, come, ad esempio, mal di testa, dolori muscolari, stanchezza e linfonodi ingrossati. Se la patologia non viene riconosciuta e non è opportunamente trattata, possono insorgere altri problemi, dal battito cardiaco irregolare al formicolio che interessa le braccia e le gambe.
Vengono poi coinvolte le articolazioni, con gonfiori e dolori. Possono subentrare forme di artrosi, che sono localizzate soprattutto alle ginocchia.
Le conseguenze
Le conseguenze della malattia di Lyme non sono affatto da sottovalutare, perché, se la patologia diventa cronica, oltre a presentarsi problemi alle articolazioni, si può avere un coinvolgimento di differenti organi interni: cuore, occhi, fegato e reni. Si comincia ad avvertire dolore al petto e viene stravolto il battito cardiaco.
Viene interessato anche il sistema nervoso e il mal di testa e la rigidità al collo possono anche essere i primi segnali di una meningite. Altri sintomi neurologici possono consistere nell’avvertire difficoltà nei movimenti e nell’andare incontro a neuriti dei nervi cranici e a paralisi facciali. A poco a poco si determina un vero e proprio deterioramento cognitivo.
La terapia
La cura per la malattia di Lyme deve essere iniziata il prima possibile. In genere si tratta della somministrazione di antibiotici per un periodo di 3 – 4 settimane. E’ da tenere presente comunque che, a differenze dell’eruzione cutanea, la quale scompare rapidamente, altri sintomi possono continuare a resistere per molto più tempo.
Il farmaco che viene utilizzato è l’amoxicillina, soprattutto per gli stadi più lievi della malattia. In caso di allergia a questo principio attivo, si ricorre a penicillina o eritromicina. Se ci si trova a dover contrastare fasi più avanzate, vengono prescritti anche dei corticosteroidi.