La malattia coronarica, secondo un recente studio, sarebbe la conseguenza della presenza di alcuni geni; questo aumenterebbe il rischio di insorgenza di coronopatia. Il gruppo è composto da 23 geni, inizialmente erano questi, quelli considerati come fattori di rischio per la patologia cardiaca. Con i successivi studi, i ricercatori dimostrarono che, effettivamente, 13 di questi 23 geni aumentavano il rischio di coronopatia.
La ricerca internazionale, è stata finanziata dall’Unione Europea nell’ambito del Sesto e Settimo Programma quadro, e coordinata dall’Università di Leicester (Regno Unito). Gli studiosi hanno esaminato i profili genetici di 22.000 pazienti affetti da malattia coronarica e confrontati con il profilo di 60.000 persone sane. Successivamente lo studio è stato ampliato analizzando un campione più ampio, per individuare ogni minima alterazione genica.
Da questa nuova ricerca, dei 13 geni evidenziati solo 3 rappresentavano dei veri e propri fattori di rischio: 1 associato all’ipertensione arteriosa e 2 con livelli elevati di colesterolo. Grazie a questi risultati si potranno creare dei farmaci specifici e identificare le persone più a rischio, con la necessità, quindi, di ridurre la percentuale di rischio sia di infarti sia di altri problemi a livello cardiaco. Gli studi dovranno continuare ancora per un po’, per raggiungere tali risultati; ma vale la pena di attendere per poter trattare una tra le prime cause di decesso al mondo.