Malanni di stagione: quando occorre il classico Acido Acetilsalicilico

Indicato per le sindromi dolorose come la cefalea, le nevralgie, l'emicrania, i dolori muscolari e mestruali, gli stati influenzali e febbrili: l'acido acetilsalicilico e' uno dei medicamenti piu' usati in generale, per curare lo stato di malessere che, in inverno specialmente, colpisce piuttosto frequentemente.

Articolo aggiornato il 7 Dicembre 2007

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Indicato per le sindromi dolorose come la cefalea, le nevralgie, l’emicrania, i dolori muscolari e mestruali, gli stati influenzali e febbrili: l’acido acetilsalicilico e’ uno dei medicamenti piu’ usati in generale, per curare lo stato di malessere che, in inverno specialmente, colpisce piuttosto frequentemente.
Conosciuto come ASA era in origine prelevato, fin dai tempi dei Greci, dalla corteccia dei salici e utilizzato a scopo medico.
In natura e’ presente in vari tipi di piante, come anche in diversi tipi di alimenti di origine naturale: ad esempio si puo’ trovarne traccia nella mozzarella, nella nocciola, negli asparagi, nell’ananas e in tante altre varieta’ di frutta e verdura (1).
L’Acido Acetilsalicilico viene prescritto, a volte, anche nel caso di dolori reumatici e artritici, esso e’ presente infatti in molti dei farmaci che si usano nelle situazioni di prima cura, come possono essere ad esempio l’Aspirina, l’Aspro, ed il Flectadol cosi’ come in tanti altri farmaci affini (2).
In fatto di effetti collaterali, proprio per le caratteristiche di questo principio attivo, si tengono in considerazione le situazioni gia’ note di allergia, riscontrate con il test DRIA oppure le reazioni di intolleranza, che si suddividono in irritazioni, del tipo di orticaria, infiammazione dell’apparato gastro – intestinale, con possibili danni a scapito delle pareti dello stomaco o dell’intestino, che si manifestano specialmente in persone che gia’ soffrono di acidita’ di stomaco o di disturbi correlati; puo’ esserci una reazione di intolleranza che si manifesta con asma e gonfiore e nei casi piu’ gravi, rari, uno stato di shock anafilattico. E’ noto infine che l’assumere questo principio attivo puo’ causare lo scatenarsi di episodi emorragici anche intensi e ripetuti. Nelle donne in gravidanza l’assunzione di questo farmaco e’ sempre sconsigliata, eccetto nei casi di prescrizione medica.
In generale questo principio attivo non riporta gravi effetti collaterali, esso e’ ritenuto infatti sicuro, e per questo motivo e’ catalogato tra i piu’ comuni farmaci da banco; in tutti i casi pero’ va mantenuta fede alla scheda di dosaggio per la sua assunzione, e nei casi di uso prolungato e’ bene interpellare un medico per valutare la giusta dose da assumere.
(1) Dettaglio del contenuto di salicilati negli alimenti
Mozzarella, erba cipollina, piselli freschi, cavolini di bruxelles, anacardi, prezzemolo, porro, cavolo rosso, papaia, aglio, fagiolini, mango, patata, semi di girasole, pomodoro, mais, pomodoro succo, asparagi, nocciola, prugna o susina, passion fruit, rapa, cavolfiore, cipolla, ananas succo, barbabietola rossa, limone, fico, kaki, mela succo, carote, semi di sesamo, champignon, melanzane, noce, mela, kiwi, olive, pastinaca, noce brasiliana, caffè solubile, anguria, patata dolce, pistacchio, mandarino, spinaci, pesca, avocado, vino rosso, zucca, vino bianco, fichi secchi, broccoli, pompelmo, cetriolo, crescione, ciliegia, cicoria e radicchio, zucchine, arachide, peperoni, ravanelli, fragola, uva, ananas in scatola, indivia, ananas, arancia, albicocca, mandorla, ribes nero, tè, datteri secchi, lampone, ribes rosso, miele e uva passa.
(2) Edizione V (1994) “Food Composition and nutrition tables” di Souci, Fachmann e Kraut, edito in Italia da OEMF, Milano.