Da tempo si utilizza una terapia fisica strumentale, che utilizza i campi elettromagnetici, per trattare patologie ossee e muscolari, di tipo acuto oppure cronico. Stiamo parlando della magnetoterapia.
Quest’ultima risulta estremamente efficace anche per ristabilire l’equilibrio cellulare quando le cellule vengono danneggiate. Approfondiamo insieme l’argomento con focus sulla caviglia.
Magnetoterapia, per cosa è stata pensata
La magnetoterapia ha dei benefici concreti sia per quanto riguarda l’articolazione della caviglia, che vedremo più avanti, sia in generale sulla parte dove si dovrà intervenire.
In sostanza, è una terapia pensata per aiutare a ridurre dolore e infiammazioni alle ossa, ai muscoli e, appunto, alle articolazioni.
Quali patologie aiuta a risolvere
Per quanto riguarda la caviglia, le applicazioni più diffuse di magnetoterapia si hanno nei casi di processi di artrosi; di deficit di consolidamento in seguito a fratture subite; di processi artritici; distorsioni e tendiniti e nei casi di osteoporosi. Vediamoli insieme.
Caso: artrosi
L’artrosi è quella malattia cronica e degenerativa che interessa e colpisce le articolazioni, compresa, quindi, quella della caviglia.
Consiste, nello specifico, nella perdita progressiva del tessuto di cartilagine che funge da rivestimento ai capi articolari e questo potrebbe portare ad una situazione grave in cui l’osso potrebbe essere esposto e la morfologia dell’articolazione si altererebbe, ergo le strutture scheletriche, legamentose e capsulari, nonché i muscoli.
Caso: frattura
La frattura si ha quando una o più ossa dell’articolazione si rompono. Ci sono diverse tipologie di frattura e si basano sulla gravità della stessa: può trattarsi di una semplice, quando interessa un solo osso oppure può essere complessa quando riguarda più ossa che possono portare anche a riduzione o impossibilità nel movimento e nella deambulazione.
In questa tipologia di traumi, si potrebbero anche verificare quei casi in cui si rompono i legamenti che tengono le ossa e l’articolazione in posizione.
Caso: distorsione
La distorsione si verifica quando l’articolazione della caviglia si piega in modo elevato e supera il limite fisiologico del movimento.
Si potrebbe verificare in seguito a un trauma distorsivo acuto oppure cronico, dipende dalla situazione in cui si verifica: se si tratta di una distorsione causata da un trauma improvviso oppure derivata dalla sopportazione di grandi carichi per periodi prolungati di tempo.
Questa lesione può interessare sia i legamenti sia i muscoli e i tendini; potrebbe generare e causare la perdita temporanea dei rapporti che intercorrono tra le articolazioni tra le due estremità dell’osso.
Caso: tendinite
L’infiammazione che può colpire uno o più tendini dell’articolazione della caviglia prende il nome di tendinite.
È una patologia che può derivare da un trauma di tipo cronico oppure acuto e interessa in particolar modo gli atleti che praticano sport come il calcio oppure il rugby, questo perché le possibilità di riportare infortuni in quella zona sono più frequenti.
Magnetoterapia alla caviglia, benefici
Dopo aver elencato le diverse patologie che potrebbero interessare la caviglia, passiamo ai sintomi che, nella maggior parte dei casi, si verificano e che possono essere trattati con la magnetoterapia: dolore, gonfiore, rigidità articolare.
I benefici che la terapia protagonista può apportare sono la riduzione della sintomatologia dolorosa e infiammatoria.
Difatti, la magnetoterapia aiuta a ripristinare il potenziale di membrana (nella cellula sana è mantenuto costante grazie ai continui scambi ionici che intervengono in zone localizzate della membrana, denominati canali ionici) garantendo gli scambi intra-extra cellulari.
Inoltre, la stessa terapia ha anche dimostrato dei risultati notevoli nei casi di frattura perché favorisce la formazione del callo osseo e aiuta nei ritardi di consolidazione in modo simmetrico con tempistiche decisamente più brevi.