Cosa sono i linfonodi? Dove si trovano e quale funzione svolgono? Dei linfonodi ci si ricorda solo quando si rileva un loro ingrossamento. In quel caso la paura che qualcosa di brutto stia capitando, prende il sopravvento.
In realtà, raramente i linfonodi sono la spia di un problema molto grave, ma potrebbero esserlo. Per questo motivo cerchiamo di capirne di più e di conoscerli meglio.
Scopri tutto sui linfonodi
I linfonodi sono organi del sistema linfatico presenti in tutto il corpo. Scopriamo a cosa servono, dove si trovano e quali sono le loro funzioni.
Cosa sono i linfonodi?
I linfonodi fanno parte del sistema linfatico che aiuta a combattere le infezioni e il cancro. Sono punti di raccolta delle dimensioni di un pisello che filtrano germi e cellule dal fluido linfatico. Sono distribuiti in tutto il corpo; tuttavia, molti di essi si concentrano nel collo, sotto le braccia e nell’inguine. Si gonfiano quando è in corso un’infezione.
Anatomicamente parlando, la struttura della linfoghiandola è costituita da un piccolo taglio, in cui penetrano, da una parte e fuoriescono dall’altra, i vasi sanguigni.
Il fluido linfatico contiene zuccheri, sali, proteine, lipidi, amminoacidi, ormoni, vitamine e globuli bianchi.
Dove si trovano i linfonodi?
In totale, si contano 600 ghiandole nel corpo, che sono disposte maggiormente in:
- collo;
- ascelle;
- addome;
- inguine.
I linfonodi ascellari, per esempio, sono centri ghiandolari importanti soprattutto per il controllo del tumore al seno: i linfonodi ascellari ingrossati, infatti, sono la prima via di diffusione del carcinoma della mammella.
Nella maggior parte dei casi non c’è da preoccuparsi, perché la causa di un ingrossamento dei linfonodi è da ricercarsi in semplici infezioni, come quelle delle vie aeree nei casi di raffreddori e mal di gola. Solo una piccola parte dei casi è legata alla presenza di un tumore.
Quale funzione svolgono?
Sono le unità anatomiche del tessuto linfoide, poste lungo il decorso dei vasi linfatici, che assolvono a diverse e importanti funzioni, tra cui:
Filtro e difesa
I linfonodi rappresentano la prima risposta immunitaria a tantissime malattie più o meno gravi. Il loro principale ruolo è quello di produrre linfociti, cioè globuli bianchi, e filtrare particelle estranee all’organismo, come virus, batteri, eccetera. Pertanto, i linfonodi sono organi atti alla difesa del nostro organismo.
Regolazione e drenaggio linfatico
Il sistema linfatico contrasta eccessivi accumuli di fluidi nei tessuti. A differenza del sangue, la linfa non viene spinta dall’attività cardiaca, ma scorre nei vasi mossa dall’azione dei muscoli.
Contraendosi e rilassandosi, questi tessuti funzionano come una vera e propria pompa. I linfonodi possono essere definite delle stazioni di drenaggio.
Barriera immunologica
I linfonodi sono ghiandole che fungono da barriera immunologica contro le infezioni. Il loro ingrossamento avviene infatti in corrispondenza della risposta immunitaria del nostro corpo contro virus, batteri o malattie più gravi.
Quando hanno terminato la loro “battaglia” e debellato il nemico, ritornano alle loro dimensioni normali.
Perché si ingrossano?
L’infiammazione dei linfonodi, in medicina, viene chiamata linfoadenite, che può colpire varie ghiandole del corpo ed essere curata con i normali antibiotici.
La linfoadenomegalia, invece, riguarda anch’essa l’ingrossamento linfoghiandolare, ma in modo più accentuato perché supera i 2 centimetri di diametro.
Nei bambini, per esempio, si nota una maggiore reattività dei linfonodi, di solito non c’è da preoccuparsi, ma è meglio rivolgersi al proprio pediatra per stabilire le cause dell’ingrossamento.
Durante i processi infiammatori acuti, o nelle infezioni, i linfonodi non solo si presentano ingrossati ma anche dolenti, soprattutto al tatto, come quando ad ingrossarsi sono i linfonodi inguinali. Nella maggior parte dei casi questo disturbo non è altro che una reazione dell’organismo all’attacco di virus e batteri, ma potrebbe essere anche il campanello di allarme di patologie ben più gravi.
Stessa cosa accade con i linfonodi ascellari. I linfonodi ascellari ingrossati, infatti, sono la prima via di diffusione del carcinoma della mammella e quindi il primo campanello d’allarme di cui tenere conto.
Di norma, i linfonodi si presentano elastici e duri, ma in presenza di un’infezione acuta, provocata da germi patogeni, tali formazioni si percepiscono alla palpazione per lo più di consistenza molle, con la cute sovrastante più rossa e lucente.
Di seguito elencate alcune cause che potrebbero generare l’ingrossamento nei linfonodi:
- Adenoidite
- Hiv
- Herpes genitale
- Herpes zoster
- Istoplasmosi
- Leishmaniosi
- Leucemia
- Linfogranuloma venereo
- Linfoma
- Melanoma
- Mononucleosi
- Otite
- neoplasia.
Solo una visita medica e specialistica possono farci capire se l’ingrossamento deriva da malattie infettive, infiammatorie o autoimmuni.
I medici, infatti, per capire la gravità del problema si basano sulle dimensioni, sulla sede del rigonfiamento e sulle caratteristiche tattili.
Le dimensioni dei linfonodi, interessati da un tumore, possono essere maggiori di quelli che si ingrossano in risposta a un’infezione, ma quel che fa la differenza è soprattutto il fatto che il loro diametro non torna alla normalità nel giro di qualche settimana; al contrario, tende ad aumentare con il tempo.
Tuttavia, i linfonodi sono elementi essenziali nella diagnosi di un tumore perché il loro ingrossamento può essere il primo segnale della maturazione della malattia, oppure il segno che si sta espandendo. Specialmente nel caso di tumore al seno, si parla di linfonodo sentinella, la cui analisi si rivela essenziale per comprendere la presenza o meno della malattia o la presenza di metastasi.