Linfoma Non Hodgkin: una nuova terapia col tabacco

Pianta Tabacco
Ovvio che con questa notizia ben lungi da noi l’idea di alimentare pericolose aspettative ma basta per capire come in medicina a volte i paradossi hanno una loro validità pur se curiosamente difficili da accettare.
Detto ciò andiamo alla novità, il tabacco, che molti vedono solo associato alle sigarette e, dunque, quale nocumento alla salute, dimenticando che il tabacco di per sé non è velenoso in quanto tale, ma diventa cancerogeno quando bruciato nei cilindretti di carta e nicotina a seguito della combustione. Una volta rivalutato al meglio questo vegetale, la strada parrebbe addirittura perseguibile per contrastare il terribile linfoma non-Hodgkin potendosi opporre a tale patologia con la vaccinoterapia.
 
Ricordiamo che i linfomi sono tumori maligni a carico del sistema linfatico suddivisibili in Hodgkin, un tempo chiamato morbo di Hodgkin e non Hodgkin, quest’ultimo di gran lunga più diffuso.
 
Secondo la ricerca riferita ad uno studio statunitense un vaccino ricavato dalle foglie di tabacco indurrebbe l’organismo ad opporsi efficacemente contro la malattia con un sistema che prevedrebbe l’immissione all’interno delle proteine cancerogene con una proteina ricavata dal tabacco geneticamente modificato.
 
Il risultato è che il sistema immunitario dell’individuo riconoscerebbe la proteina come un nemico da contrastare estrapolandola dal resto della struttura e rappresentando per il sistema difensivo del corpo un importante segnale su cui andare ad interagire, il che genererebbe la lotta al tumore e la distruzione del tumore stesso.
 
Si tratta di capire adesso e questo è il percorso intrapreso dagli scienziati americani, come ricavare tali proteine iniettandole ai pazienti dopo averle coltivate direttamente sulle foglie di tabacco.