La lesione del legamento può interessare diverse parti del corpo, come la caviglia e la spalla, anche se, in genere, è molto più spesso coinvolto il ginocchio. Le lesioni si verificano quando le forze applicate ai legamenti arrivano a superare la loro resistenza, in seguito ad un trauma, che danneggia queste strutture che collegano due ossa e garantiscono la mobilità dell’articolazione. I sintomi sono rappresentati dall’instabilità, dal gonfiore, dalle ecchimosi e dal dolore. I tempi di recupero sono lunghi e possono arrivare anche a più di sei mesi nei casi gravi.
I sintomi
I sintomi della lesione del legamento si distinguono in base anche alla gravità del danno subito. Il discorso vale per la stabilità dell’articolazione, che può essere nulla nelle lesioni di primo grado, fino a completa in quelle di terzo grado, quando avviene la rottura totale della struttura fibrosa.
Spesso il trauma può comportare un’emorragia che interessa lo spazio articolare e determina gonfiore ed ecchimosi. Il soggetto prova dolore, specialmente quando compie particolari movimenti, ancor di più se ci sono delle fratture ossee associate.
Le cause
Le cause della lesione del legamento sono da individuare essenzialmente in una contusione che determina un urto, il quale si ripercuote sulla struttura articolare. La perdita di equilibrio e le difficoltà nella deambulazione possono svolgere un ruolo di primo piano in questo senso, in modo particolare negli anziani.
A rischio è anche chi pratica attività sportive, che possono risolversi in urti o in cadute accidentali. In particolare, all’interno dell’articolazione del ginocchio, si trovano i cosiddetti legamenti crociati, anteriore e posteriore. Queste strutture si trovano fra la tibia e il femore e servono ad assicurare la stabilità. Soprattutto il legamento crociato anteriore, durante lo sport, viene sottoposto a sollecitazioni meccaniche ingenti.
Sempre nel ginocchio si trova il legamento collaterale, distinto in mediale e laterale. Quest’ultimo è meno esposto ai traumi rispetto al primo, sia per la sua elasticità che per l’intervento di altri stabilizzatori.
Negli atleti la lesione del legamento collaterale laterale è provocata soprattutto dall’eccessiva estensione associata al carico sull’articolazione del ginocchio. Le attività sportive più esposte a questi fenomeni sono il calcio, la pallavolo, il rugby, lo sci e la ginnastica.
Le contusioni che potrebbero derivare da questi sport possono coinvolgere anche il legamento peroneo astralgico anteriore, che interviene nella stabilità della caviglia oppure il coraco acromiale, che si trova nella spalla.
I tempi di recupero
I tempi di recupero in seguito ad una lesione del legamento sono di solito lunghi. Per le lesioni moderate si deve aspettare circa 4 o 6 settimane; nei casi più gravi si può arrivare anche a più di 6 mesi, soprattutto quando è necessario ricorrere all’intervento chirurgico o all’artroscopia.
Dopo di questo in genere si segue una specifica riabilitazione, volta a rendere completa la flessione dell’articolazione e a rafforzare la capacità muscolare.
In ogni caso è da specificare che i legamenti sono delle strutture piuttosto vascolarizzate e quindi possiedono una capacità riparativa da non trascurare. L’afflusso del sangue determina la formazione di un tessuto di riparazione, che però ha bisogno di diversi mesi per consolidarsi e diventare resistente.
Ecco perché è importante eseguire degli esercizi di potenziamento, in modo che le nuove fibre di collagene possano allinearsi correttamente.