Quando si usano le lenti a contatto, bisogna fare attenzione alle possibili infezioni, come quella da Acanthamoeba.
Tante sono le persone che usano le lenti a contatto. Sono molto comode ma nascondono anche un pericolo che spesso viene sottovalutato: le infezioni.
Una in particolare è l’infezione da Acanthamoeba, che sono delle amebe (piccoli organismi monocellulari) che si trovano di solito nelle fonti d’acqua (acqua di rubinetto, acqua di pozzo, vasche idromassaggio, e nelle reti fognarie).
Se queste infettano l’occhio, si sviluppa una cheratite da Acanthamoeba. Negli ultimi studi sono stati evidenziati focolai sporadici di cheratite da Acanthamoeba tra i portatori di lenti a contatto. Infatti nel 2006 e nel 2007 diverse soluzioni per manutenzione delle lenti a contatto, vennero ritirate dal commercio perché il loro utilizzo aumentava di sette volte il rischio di sviluppare l’infezione o infezioni fungine.
Le cause e i sintomi dell’infezione da Acanthamoeba
Ci sono diverse cause e fattori che aumentano il rischio di contrarre l’infezione. Sono:
- usare l’acqua di rubinetto o soluzioni non idonee per pulire lenti a contatto
- indossare le lenti in una vasca da bagno o idromassaggio, in piscina, sotto la doccia o quando si viaggia in aereo
- scarsa pulizia

Ci si accorge di aver contratto l’infezione per via di alcuni sintomi come:
- arrossamento e dolore oculare dopo aver tolto le lenti
- lacrimazione
- sensibilità alla luce
- offuscamento della vista
- sensazione di un corpo estraneo nell’occhio.
- “anello” che ricopre l’iride
- arrossamento della sclera.
Se si avvertono questi sintomi, è necessario rivolgersi al proprio oculista per evitare che la condizione degeneri e diventi difficile anche trattarla con antibiotici o, peggio ancora, si verifichino situazioni più gravi come un’ulcerazione “ad anello” del tessuto corneale o, nei casi peggiori, perdita della vista o necessità di un trapianto di cornea.
Cosa fare per ridurre il rischio di contrarre l’infezione
Per fortuna, è semplice ridurre il rischio di contrarre questa infezione molto pericolosa, o altre legate alla vista e all’uso delle lenti a contatto. La manutenzione e pulizia delle lenti a contatto è molto importante. Per prima cosa, non usare mai l’acqua del rubinetto per pulire le lenti. Inoltre, non indossarle in piscina (a meno che non si utilizzino anche degli occhialini) o per fare il bagno o la doccia.

Altrettanto importante è conservarle nella soluzione apposita ogni notte evitando le soluzioni saline. Inoltre, è buona norma lavarsi sempre accuratamente le mani prima di maneggiarle, o utilizzare dei guanti usa e getta. Oltre alla pulizia delle lenti a contatto stesse, è bene igienizzare anche i contenitori per evitare eventuali contaminazioni, utilizzando una soluzione disinfettante o multiuso, come consigliano gli oculisti.
Inoltre, quando si lascia il contenitore ad asciugare, meglio posizionarlo a faccia in giù. Infine, sterilizzare il portalenti vuoto una volta alla settimana, immergendolo in acqua bollente per pochi minuti, e sostituirlo ogni tre mesi. In definitiva, per non contrarre l’infezione, è bene la prevenzione che consiste nell’igiene, pulizia e manutenzione delle lenti. Solo se si avvertissero sintomi oculari insoliti, sarebbe meglio contattare subito l’oculista.