Una specifica proteina può essere la causa della formazione delle metastasi. L’insorgenza di queste ultime, considerate e classificate come dei tumori secondari che hanno origine da una neoplasia primaria, anche lontana rispetto alla loro posizione, sarebbe la conseguenza dell’attività di un gruppo di cellule (macrofagi) e di una proteina presente sulla loro superficie, indicata con la sigla S100A10.
La presenza e l’attività di quest’ultima sono state scoperte dagli studiosi della Dalhousie University di Halifax (Canada). I risultati di questa ricerca, pubblicati su Cancer Research, rivista dell’American Association for Cancer Research, sono importantissimi in quanto permettono agli studiosi, innanzitutto, di scoprire sempre di più sui tumori e sulle metastasi, e di poter creare dei farmaci specifici e diretti. Le terapie antitumorali, tutt’oggi disponibili, sono sempre più precise, ma non ancora del tutto perfette, soprattutto per quanto riguarda le metastasi.
La proteina, scoperta grazie a questa ricerca, si comporta come una “forbice molecolare”. Infatti, aiuterebbe e permetterebbe ai macrofagi (famiglia di cellule la cui superficie è caratterizzata dalla presenza di questa proteina) di aprirsi un varco attraverso i tessuti, e di raggiungere il sito in cui si trova la massa tumorale. Arrivati a destinazione promuoverebbero lo sviluppo delle metastasi. Il preciso meccanismo con cui avviene tutto ciò, da parte della proteina S100A10, è ancora in fase di studio; ma, sicuramente, possiamo ritenere questo studio come la base per poter creare dei farmaci antitumorali specifici.