Non ci sarebbero cosmetici senza latte, ma non ci sarebbe neanche vita senza questo naturale alimento di cui ci si nutre sin dalla nascita, da adulti invece il consumo di latte si riduce perché, molto spesso cambiano le abitudini alimentari e il latte per molte persone diventa un alimento raro, eppure le qualità del latte sono infinite e tante altre se ne ritrovano.
L’ultima acquisizione scientifica sull’alimento è dei giorni nostri e proviene dall’Australia dove un gruppo di ricercatori del Victoria’s Department of Primary Industries and MG Nutritionals di Sidney avrebbero individuato in una sostanza contenuta nel latte un modo per contrastare la sindrome metabolica. Tale condizione spesso è l’acme di stati terminali di molte malattie e consiste in un aumento rapido e contestuale della pressione arteriosa, della glicemia in soggetti diabetici e spesso anche dei livelli di colesterolo e degli altri grassi nel sangue; si capisce bene che in presenza di una sindrome metabolica il rischio di andare incontro ad accidenti vascolari o ad infarti è altissimo.
L’introduzione della sostanza detenuta naturalmente dal latte avrebbe non solo evitato tale condizione patologica ma somministrata come presidio terapeutico nel lungo tempo avrebbe dimostrato come sia possibile fare aumentare la massa muscolare in assenza di esercizio fisico che nella pratica clinica potrebbe rappresentare una sorta di protezione cardiaca visto che l’aumento della massa muscolare in luogo di quella grassa determina una protezione contro la sindrome metabolica.
Si tratta dunque di capire adesso in quale quantità tale sostanza si trovi nella porzione della bevanda assunta tutti i giorni, chissà che un domani si possa addizionare alle confezioni in vendita per proteggersi al meglio da rischi di questa natura.
Dal latte un valido aiuto contro infarto e ictus
L’ultima acquisizione scientifica sull’alimento è dei giorni nostri e proviene dall’Australia dove un gruppo di ricercatori del Victoria’s Department of Primary Industries and MG Nutritionals di Sidney avrebbero individuato in una sostanza contenuta nel latte un modo per contrastare la sindrome metabolica
