Latte materno: più "inquinato" quello milanese

Anche il latte materno è leggermente inquinato dai contaminanti a cui le madri sono esposte nella vita: lo è di più quello milanese, per via dell'età più avanzata in cui le donne fanno figli

Il latte di mammaIl latte di mamma è sicuramente l’alimento ideale per un neonato, non ci stancheremo mai di ripeterlo, ma anch’esso può essere esposto all’inquinamento da parte dei contaminanti ambientali che, soprattutto attraverso cibo e respirazione, entrano nel corpo della donna. E a sorpresa il latte materno milanese è più contaminato di quello napoletano.
A rivelarlo uno studio della facoltà di Agraria dell’Università Cattolica di Piacenza, che ha monitorato il latte materno di neomamme milanesi, piacentine e di Giugliano (Napoli), nel periodo 2008-2009: 63 le donne coinvolte, 23 piacentine, 20 milanesi, 20 napoletane.
 
La contaminazione del latte materno è risultata maggiore a Milano rispetto a Napoli, ma a far la differenza non è l’ambiente geografico, ma piuttosto l’età delle neomamme: se, infatti, le donne partenopee diventano madri soprattutto prima dei 30 anni, all’ombra della Madonnina l’età media del primo figlio oscilla tra i 30 e i 40; più anni significa una maggiore esposizione all’inquinamento e quindi ad agenti contaminanti ambientali.
 
Tranquillizziamo però tutte le mamme d’Italia: i risultati emersi dallo studio sono incoraggianti, con un calo del 60% del livello di diossine nel latte materno e un calo del 20% di altri agenti tossici e contaminanti: ”Un dato che pone i livelli di contaminazione italiani tra i più bassi in Europa. E che non deve allarmare: le diossine presenti nel latte materno sono naturalizzate nel corpo umano. Basti pensare che le misure ottenute analiticamente sono molto più piccole di una mezza goccia di acqua in una piscina olimpionica e sono molto inferiori ai limiti stabiliti dalla legge per i prodotti alimentari” sottolineano i ricercatori.
 
Immagine tratta da: Psychologies.it