Il latte materno è in grado di proteggere i neonati dalle allergie

Si ritiene che i bambini allattati al seno abbiano meno probabilità di sviluppare nel corso della vita, rispetto ai neonati allattati artificialmente. Le ragioni esatte non si conoscono ancora. Scopriamo le ragioni.

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Foto Pexels | Helena Lopes

Si ritiene che i bambini allattati al seno abbiano meno probabilità di sviluppare nel corso della vita, rispetto ai neonati allattati artificialmente. Le ragioni esatte non si conoscono ancora.

Uno studio del Penn State College of Medicine ha ora concluso che le piccole molecole presenti nel latte materno riducano le probabilità che i bambini sviluppino condizioni allergiche come la dermatite atopica (eczema atopico) e le allergie alimentari.

Il latte materno riduce le allergie nei neonati

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Le allergie alimentari, l’asma e la neurodermite si verificano in circa un terzo dei bambini a causa di una risposta inappropriata del sistema immunitario.

I bambini allattati al seno per più di tre mesi hanno un rischio minore di contrarre queste malattie, ma non comprendiamo appieno la biologia che sta dietro di esse“, ha affermato il dott. Steven Hicks, professore associato di pediatria e pediatra al Penn State Health Children’s Hospital.

In studi precedenti, lui ei suoi colleghi hanno studiato come gli acidi microribonucleici (miRNA), minuscole molecole che possono regolare l’espressione genica in tutto il corpo, possono essere utilizzati per diagnosticare commozione cerebrale o autismo, per esempio.

I neonati allattati al seno hanno sviluppato neurodermite, allergie alimentari o asma durante il corso dello studio.

Gli esperti hanno anche scoperto che i livelli di questo miRNA aumentavano durante l’allattamento e che le madri con un indice di massa corporea inferiore tendevano ad avere concentrazioni più elevate di miR-375. I risultati sono stati pubblicati sull’American Journal of Clinical Nutrition.

Perché l’allattamento al seno è più salutare?

Il fatto che i livelli di miR-375 aumentassero con l’allattamento potrebbe spiegare perché l’allattamento al seno continuato è stato associato a un minor rischio di allergie in alcuni studi“, ha detto Hicks.

Il dottore ha scoperto che il più grande aumento di miR-375 si è verificato nel primo mese dopo la nascita, ma che la tendenza al rialzo è continuata tra il primo e il quarto mese.

A differenza del latte artificiale, che non contiene miRNA umani, il miR-375 è presente in oltre il 99% dei campioni di latte umano e rappresenta poco meno dell’1% di tutti i miRNA nel latte umano.”

Secondo Hicks, i risultati di questo studio potrebbe aprire nuove possibilità per evitare che i neonati sviluppino allergie. La ricerca futura si concentrerà sulla conferma di questi risultati, sulla definizione dei meccanismi con cui il miR-375 previene l’allergia e sull’esplorazione di come i livelli di miR-375 nel latte materno potrebbero essere aumentati.