Troppo sole, senza l’adeguata protezione, nelle ore sbagliate, può essere davvero dannoso per la pelle, si sa. I raggi solari sono potenzialmente pericolosi, ma le lampade lo sono ancora di più. A puntare il dito contro l’abbronzatura artificiale, da lettino solare, sono gli oncologi dell’Aiom, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica e l’Organizzazione Mondiale per la Sanità.
La tendenza detta legge e a farne le spese è l’organismo: negli ultimi anni il melanoma, il carcinoma della pelle, ha raggiunto percentuali di incidenza preoccupanti, i lettini solari rappresentano un rischio concreto, che troppo spesso viene sottovalutato.
Il melanoma, sempre più diffuso anche tra i giovani e i giovanissimi. “Fino a 20 anni fa il melanoma compariva a 50-60 anni, oggi l’età media è drasticamente scesa fino a 25-35 anni”, sottolinea Carmelo Iacono, presidente Aiom. Quello lanciato dagli oncologi non è un semplice consiglio è un vero e proprio appello, rivolto, in particolare ai giovani che sono ancora più a rischio. Secondo le ricerche, infatti, utilizzare lampade e lettini solari sotto i 35 anni aumenterebbe il rischio di sviluppare il melanoma del 59%.
Gli specialisti invitano a evitare le lampade solari, ma, se proprio non si riesce a resistere, meglio concedersi l’abbronzatura artificiale a piccolissime dosi, con frequenza e durata ridotte all’osso. Infatti, uno studio recente dimostra inequivocabilmente il rischio di questa moda: per i giovani, under 30, il pericolo d’insorgenza di un tumore della pelle, aumenta ben del 75%, con l’utilizzo dei lettini solari.
Sono assolutamente vietati lettini e lampade a persone con pelli sensibili e alle donne in gravidanza. Tuttavia chiunque dovrebbe evitare di sottoporsi ai raggi nocivi emessi da questi macchinari. Lettine, cabine e lampade solari oltre ad aumentare il rischio di sviluppare il melanoma contribuiscono all’invecchiamento cutaneo precoce e al rischio di infiammazioni oculari.
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