Il labbro leporino è un termine utilizzato per indicare una patologia chiamata – più correttamente – “labioschisi”, le cui cause sono principalmente di carattere genetico. Esiste una cura? Cos’è, esattamente, il labbro leporino? Si tratta di una malattia a volte ereditaria, che provoca un’incisione del labbro superiore, la quale può dividere completamente o meno il labbro in due, talvolta giungendo fino al naso. Qual è la sua sintomatologia esatta? Quale il trattamento da seguire per poter giungere alla guarigione? Scopriamo di più in merito.
Cos’è
La labioschisi – più comunemente nota come “labbro leporino”, per l’appunto – è una malattia rara caratterizzata da una malformazione congenita del labbro superiore, che si manifesta in modi diversi, più o meno gravi: l’incisione del labbro superiore può, infatti, essere di piccola entità, oppure dividere del tutto il labbro in due parti, giungendo fino alle fosse nasali. Questa patologia si verifica quando non c’è abbastanza tessuto nella zona delle labbra o della bocca, oppure quando il tessuto non si unisce in modo corretto.
I sintomi
I sintomi del labbro leporino sono, ovviamente, la piccola fessura presente sulla pelle del labbro che – come spiegato prima – può giungere o meno fino alle fosse nasali, difficoltà di linguaggio, ritardo di crescita, difetti nella dentatura, voce nasale – nota come “rinolalia” – anomalie delle cartilagini e delle ossa nasali, problemi alla masticazione e alla deglutizione.
Le cause
Le cause di questa patologia sono di carattere genetico, sebbene non si tratti di una condizione esclusivamente ereditaria: sembra, infatti – secondo alcune statistiche – che solo il 25% dei casi di labbro leporino sia imputabile con certezza alla trasmissione diretta da parte di uno dei genitori e che, con maggiore frequenza, l’insorgenza di questa malformazione sia dovuta a fattori di tipo ambientale. Qualche esempio? L’abuso di farmaci o alcol durante la gravidanza, tabagismo in gravidanza, infezioni, diabete, esposizione a radiazioni o la carenza di acido folico: si può, dunque, cercare di fare prevenzione in tal senso. Il labbro leporino sembra, inoltre, abbia una maggiore incidenza in alcuni Paesi del mondo piuttosto che in altri: in Italia, ad esempio, questa condizione colpisce circa tre bambini ogni duemila, per un totale di circa ottocento casi l’anno.
La diagnosi
La diagnosi non è difficile da fare, in quanto questa condizione è facilmente identificabile nei bambini ed è, inoltre, possibile effettuare anche una diagnosi prenatale: si può, infatti, individuare tale patologia tramite esami e analisi come, ad esempio, le semplici ecografie di controllo già dalla dodicesima settimana di gestazione. I controlli permettono ai genitori di poter parlare per tempo con il medico in merito ai rimedi a cui poter ricorrere per affrontare questa rara malattia.
La cura
Qual è la terapia contro il labbro leporino? È possibile effettuare un intervento di chirurgia plastica, che andrebbe eseguito tra il primo e il secondo mese di vita del neonato e, successivamente, una seconda operazione al quarto o al quinto anno di età. Si tratta, dunque, di una condizione curabile, se trattata per tempo e adeguatamente: è questo il motivo dell’importanza della diagnosi prenatale.
Le complicazioni
Infine, è bene specificare quali possono essere le complicazioni e le eventuali conseguenze del labbro leporino non trattato: oltre alle chiare ripercussioni di tipo estetico e psicologico, questa condizione può comportare – come detto prima – problemi di linguaggio e l’aumento del rischio di infezioni broncopolmonari da aspirazione, perché tale patologia favorisce la deviazione del cibo verso le vie respiratorie con conseguenti problemi nell’alimentazione del neonato.