Il sonno degli anziani presenta una qualità maggiore rispetto a quello dei giovani. Tutto ciò non fa altro che sfatare la convinzione comune, secondo la quale i bambini e gli adolescenti godono di un sonno migliore, che va a peggiorare con l’avanzare dell’età. A sfatare questo mito sono stati i ricercatori dell’Università della Pennsylvania.
Spesso in età adulta o anziana si tende a ritenere i disturbi del sonno come conseguenze normali dell’invecchiamento. Proprio per questo molte volte questi disturbi non vengono segnalati al proprio medico.
Questo è un errore, perché, come ha dimostrato lo studio in questione, si potrebbe trattare di una vera e propria patologia, visto che il sonno, man mano che si procede con l’età, non dovrebbe diminuire di qualità, anzi dovrebbe aumentare per ciò che riguarda i benefici che apporta.
D’altronde va considerato che sono diversi i rischi in cui si incorre a causa di una cattiva qualità del sonno. Se si dorme male la memoria è a rischio, il sonno è benefico alleato contro l’Alzheimer, e inoltre dal riposo del sonno ci si comincia a preparare per le fatiche del giorno dopo.
Alla ricerca condotta in Pennsylvania hanno preso parte numerosi volontari dai 50 anni in su e lo studio ha dimostrato che il sonno migliora con l’età, almeno da un punto di vista soggettivo. Inoltre è emerso che a soffrire maggiormente di disturbi del sonno sono le donne, in correlazione con malattie specifiche, come per esempio la depressione.
E’ quindi opportuno stare attenti a tutti i problemi che riguardano l’addormentamento e il riuscire a dormire durante la notte, ricordandosi come una buona qualità del sonno è la prerogativa essenziale per contribuire al nostro benessere generale.