Luce pulsata: tutto quello che c’è da sapere

È un raggio di energia luminosa che, tramite un apposito apparecchio, effettua diversi trattamenti per la pelle: ecco cos'è la luce pulsata, come funziona, per chi è indicata e le controindicazioni!

Ragazza che si fa fare luce pulsata
Foto Shutterstock | Artie Medvedev

La luce pulsata è un trattamento molto utilizzato negli ultimi anni che permette di eliminare in modo definitivo i peli superflui. Si tratta di una tecnica di fotoemolisi, cioè una terapia laser in grado di far assorbire tanta melanina al pelo: questo trasmette il calore al follicolo che in un certo senso si “brucia”, impedendo la normale ricrescita. Ma questo trattamento può servire anche come tecnica di fotoringiovanimento, cioè per togliere qualche anno dall’epidermide. Scopriamo nei dettagli cos’è la luce pulsata, come funziona, a cosa serve esattamente e tutte le controindicazioni. Vi spiegheremo anche qual è la differenza rispetto al laser.

Che cos’è la luce pulsata?

La luce pulsata è una tecnologia elettronica comunemente utilizzata per praticare trattamenti di fotodepilazione e fotoringiovanimento. Questa tecnica ha iniziato il suo sviluppo dalla fine degli anni ’90 ed è l’evoluzione del laser, da tempo impiegato a tale scopo. Le caratteristiche tecniche specifiche cambiano in base al modello e al produttore ma, sostanzialmente, l’epilatore a luce pulsata è costituito da un accumulatore energetico e una speciale lampada allo xeno, e di un’apposita ottica, in grado di generare un fascio di luce molto intenso che illumina la zona da trattare. L’erogazione della luce non è continua ma avviene attraverso brevissimi impulsi. Uno specifico filtro ottico, eventualmente intercambiabile, fa sì che l’utilizzo di questa tecnica prevenga ogni possibile danneggiamento della pelle da parte di raggi UV.

Luce pulsata: come funziona?

La luce pulsata funziona mediante l’apposito manipolo, il quale emana un fascio di luce a diverse intensità a seconda della patologia da trattare. Nel dettaglio, si tratta di un sottile raggio di luce chiara, che per mezzo di un prisma viene assorbito dalla pelle, colpendo solo ed esclusivamente la zona interessata da un determinato problema estetico.

Questa tecnica ha la capacità di raggiungere i tessuti passando attraverso la cute e, tramite l’utilizzo di filtri selettivi, di poter essere indirizzata in modo preciso verso una specifica area di interesse a una certa profondità. Una volta indirizzata verso la cute, la luce pulsata viene attratta dalla melanina del pelo, e grazie alla differenza di colore “distingue” la struttura del follicolo pilifero, il suo unico obiettivo, da quella del tessuto circostante. Una volta raggiunto il follicolo, l’energia luminosa si trasforma in calore e danneggia soltanto le cellule responsabili della crescita del pelo.

I trattamenti di luce pulsata possono essere utili per trattare le zone del viso, il collo, le braccia, il décolleté, il torace e le mani. In media servono dalle 4 alle 6 sedute, effettuate in una ventina di minuti, a tre settimane l’una dall’altra.

A cosa serve il trattamento luce pulsata

Scopriamo nei dettagli qual è lo scopo di questo trattamento: come funziona per la depilazione, in caso di acne o come metodo per il ringiovanimento cutaneo. Ma non solo: l’epilazione serve anche alla fotocoagulazione dei capillari.

La depilazione

L’epilazione con la luce pulsata è un trattamento non invasivo sulla pelle, che non lascia lesioni o cicatrici e che agisce progressivamente seduta dopo seduta. Il calore viene assorbito velocemente dai peli tramite un manipolo che viene appoggiato sulla cute dov’è presente l’inestetismo. Il fascio di luce viene catturato dalla pigmentazione del pelo che si trova in fase attiva e la melanina viene assorbita dall’energia che si trasforma in calore sulla pelle. Il calore penetrando in profondità raggiunge la base del pelo, ovvero il follicolo pilifero, e lo annienta definitivamente. Se vi erano alcuni peli in fase non attiva, questi ultimi non verranno distrutti, ma saranno bersaglio nella successiva seduta.

Il ringiovanimento cutaneo

Il fascio di luce bianca luminosa della luce pulsata stimola la cute in profondità, favorendo la produzione del collagene, il quale ha la capacità di ricompattare la pelle, renderla tonica e rivitalizzata, riducendo o eliminando le macchie solari, le lentiggini, i capillari e tutti quegli inestetismi provocati dagli agenti esterni come l’esposizione solare, il fumo e lo stress quotidiano. In questo modo, grazie a questo trattamento si avrà un visibile ringiovanimento della pelle.

Fotocoagulazione dei capillari

Il sistema con luce pulsata, sfruttando l’attività di fasci luminosi molto intensi ed intermittenti, permette di ottenere ottimi risultati nella cura di tutte quelle lesioni di origine vascolare, quali teleangectasie, angiomi tuberosi-rubino-spider e couperose, per cui sono disponibili rimedi naturali e non. Secondo alcuni esperti la luce pulsata non dovrebbe aggravare la fragilità dei capillari. Tuttavia, è sempre importante trattare un’area ridotta a scopo di verifica e attendere un paio di settimane prima di procedere alle successive applicazioni.

Contro l’acne

L’acne è una patologia della pelle che colpisce soprattutto i giovani nel periodo della pubertà. Per curare l’acne è possibile ricorrere alla luce pulsata per il viso e ridurre, così, le lesioni infiammatore acneiche quando non è possibile o non si desidera utilizzare gli antibiotici. Questo trattamento, però, dev’essere approvato ed effettuato sotto diretto consiglio di un dermatologo.

Gli effetti della luce pulsata

Il trattamento in questione viene effettuato solo dopo aver consultato uno specialista; ma per chi è indicata la luce pulsata? Quando è, invece, sconsigliato se non addirittura vietato ricorrere a questo tipo di epilazione?

Per chi è indicata la luce pulsata?

Questa tecnica è indicata per quei soggetti con forte contrasto tra la pelle chiara e i peli scuri: infatti, quanto più i peli saranno scuri, tanto maggiore sarà la quantità di luce che viene assorbita. Inoltre, i risultati maggiori saranno ben visibili sui soggetti che presentano peli fini e sottili. Le aree di maggiore successo del trattamento sono le gambe, la schiena, l’inguine, i glutei, i baffetti del labbro superiore e del mento, il petto e il torace. Le zone ascellari invece sono più complesse da depilare con la luce pulsata, infatti i risultati non sono sempre all’altezza delle aspettative.

Chi deve evitare la luce pulsata?

La luce pulsata non è un trattamento valido per tutti. Il risultato sarà scarso su pazienti con peli chiari e carnagione scura o olivastra. Inoltre, è importante non sottoporre a questa tecnica i soggetti:

  • fotosensibili
  • epilettici
  • predisposti alla comparsa di cicatrici sulla pelle
  • con carnagione scura o troppo abbronzata
  • portatori di pacemaker o di un defibrillatore interno
  • che hanno problemi cardiaci
  • con vene varicose nella zona interessata dalla luce pulsata
  • con lentiggini di rilevanti dimensioni
  • in gravidanza o che allattano
  • con piaghe o ferite ancora aperte
  • con problemi di immunodeficienza, ovaio policistico, diabete e disturbi endocrini
  • che hanno subito un intervento chirurgico nella zona interessata dalla luce pulsata nei tre mesi precedenti

Tutte le controindicazioni

Non si riconoscono controindicazioni specificamente connesse al trattamento della luce pulsata. I reali effetti collaterali si rivelano nell’ipotesi in cui la persona che vi si volesse sottoporre fosse portatrice, o in passato avesse sofferto, di particolari patologie. Proprio per questo motivo si consiglia, prima di sottoporsi a un trattamento di epilazione a luce pulsata, di consultare il proprio medico curante perché verifichi la adeguatezza del fisico e dello stato di salute per tale trattamento. Tuttavia, è sempre consigliato effettuare il trattamento solo nei periodi invernali ed è assolutamente sconsigliato fare lampade solari almeno 1 mese prima e un mese dopo il trattamento, a causa della possibile fotosensibilità della pelle.

La luce pulsata fa male?

Come tutte le procedure medico-estetiche, anche l’uso della luce pulsata può essere dannoso e scatenare delle reazioni topiche in base al paziente sul quale la stessa è eseguita. Tra i possibili sintomi che possono manifestarsi ci sono il rossore della pelle, un leggero gonfiore e un po’ di fastidio, che dovrebbero durare circa uno o due giorni. È possibile anche notare della depigmentazione o dell’inscurimento della pelle con la comparsa di piccole macchie, a seconda di come la luce è stata assorbita. In questo caso il problema necessiterà di qualche mese per risolversi, ma in via generale questa tecnica è considerata sicura ed efficace.

Luce pulsata e tumori

Una delle paure più diffuse tra coloro che vorrebbero utilizzare questo metodo per eliminare i peli superflui è la comparsa di tumori della pelle in seguito ai trattamenti con luce pulsata. Precedentemente, è stato detto che questa tecnica non è considerata nociva per coloro che ne fanno uso. Infatti, non è stata dimostrata ancora alcuna correlazione diretta con i tumori. Tuttavia, al pari del laser, delle onde radio e dei lettini abbronzanti, anche questo trattamento estetico viene considerato da alcuni oncologi come un ulteriore fattore di rischio per i tumori della pelle. Come sottolineano, infatti, gli esperti dell’IRCCS Humanitas di Milano, si possono riscontrare controindicazioni di questo tipo se la sorgente luminosa dell’apparecchio non è filtrata e lascia passare i raggi UV indisturbati. Per questo motivo è importante richiedere ai centri a cui ci si rivolge le specifiche tecniche del macchinario a luce pulsata.

Luce pulsata: dove si fa?

Luce pulsata nei centri estetici

Questo tipo di trattamento per eliminare i peli definitivamente può essere tranquillamente eseguito nei centri estetici abilitati. Una seduta di luce pulsata può avere una durata variabile da qualche minuto a più di un’ora. Per quanto riguarda invece eventuali trattamenti ringiovanenti, la durata media è pari a un’ora. Basteranno tra le 4 e le 6 sedute ogni 20/40 giorni per raggiungere i risultati desiderati.

Luce pulsata a casa

L’epilazione definitiva con questa tecnica si può fare anche a casa senza particolari controindicazioni. Da qualche tempo, infatti, sono in commercio epilatori a luce pulsata per uso domestico. La loro praticità è largamente attestata: sono comodi e fanno risparmiare tempo e denaro. Il loro funzionamento si basa sulle stesse regole del trattamento professionale, ovvero carnagione chiara con peli scuri. Sono facilmente acquistabili in negozi specializzati, negozi di elettrodomestici o comodamente online. Tuttavia, il risultato sembra non essere all’altezza dei macchinari utilizzati dai professionisti del mestiere, nelle cliniche o nei migliori saloni estetici. Secondo le opinioni delle consumatrici, gli effetti di questo metodo di depilazione casalingo durano al massimo 6 mesi, dopodiché il pelo riprende a crescere normalmente. Il consiglio degli esperti, quindi, è quello di usare la luce pulsata fai da te per zone poco estese, come l’inguine o le ascelle, senza aspettarsi miracoli!

Quando scegliere la luce pulsata e quando il laser

I sistemi laser e quello a luce pulsata sono caratterizzati da due meccanismi fisici differenti seppur simili, in cui una sorgente luminosa è in grado di emettere impulsi di energia idonei ad interagire con specifici bersagli cutanei, tra i quali il follicolo pilifero. Le differenze tra le due tecniche sono comunque notevoli: sono diverse tra loro per metodo, tempi, risultati, e praticabilità. Vediamoli nel dettaglio.

Cosa sapere sul laser

Il laser è costituito da un’unica lunghezza d’onda che va ad individuare il follicolo del pelo senza aggredire la pelle. Grazie a questo principio, il laser può essere utilizzato anche sui fototipi più scuri, vale a dire anche su pelli più abbronzate. Inoltre, può essere praticato anche durante il periodo estivo, quello di massima esposizione al sole. In generale, il trattamento con il laser richiede un ciclo minore di sedute ed è considerato leggermente più sicuro, anche se il parere degli esperti al riguardo è piuttosto discordante.

Perché scegliere la luce pulsata

La luce pulsata agisce invece su una varietà di lunghezze d’onda e va a toccare anche la melanina, non soltanto il follicolo pilifero. Per questo motivo è fortemente sconsigliabile nel periodo estivo. Un trattamento del genere richiede mediamente qualche seduta in più rispetto al laser, ma tutto ovviamente va rapportato all’ampiezza della zona da trattare. Inoltre, secondo la maggior parte degli esperti, la luce pulsata è considerata permanente e definitiva, al pari di quella laser.

Luce pulsata in gravidanza

L’uso della luce pulsata in gravidanza viene caldamente sconsigliato dagli esperti, anche se non esiste in tal senso nessuna evidenza scientifica che la depilazione laser sia dannosa per il feto. Tuttavia, la motivazione che si adduce a questo consiglio è l’impossibilità di prevedere l’insorgenza di infiammazioni che potrebbero necessitare di farmaci per essere curate. Ed in questo particolare periodo della vita di una donna l’utilizzo di medicinali deve essere ridotto ai minimi termini e solo in caso di bisogno per non nuocere al feto.