Lo psyllium è una pianta officinale originaria del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae, i cui semi vengono utilizzati per la preparazione di prodotti tesi a regolarizzare l’intestino. La parte più preziosa è il rivestimento esterno, detto cuticola, in quanto ricca di mucillagini, fibre solubili che aiutano la pianta a trattenere l’acqua. La medesima funzione viene assolta nell’organismo umano: difatti la fibra di psyllium correttamente assunta con la giusta quantità di acqua, gelifica, contribuendo ad ammorbidire e aumentare il volume delle feci, specie se assunta con regolarità.
La sua azione è efficace sia in caso di dissenteria che di stitichezza: se nel primo caso, infatti, allunga il transito intestinale delle feci, nel secondo lo riduce. Non solo: essendo delicata e non irritante, rispetta le mucose intestinali e del colon, rivelandosi un rimedio ideale per chi soffre di problemi intestinali.
Lo psyllium contribuisce inoltre alla diminuzione del gonfiore intestinale, questo perché non viene fermentato completamente dai batteri del colon. Favorisce il metabolismo lipidico e dei carboidrati intervenendo efficacemente nell’assorbimento dei nutrienti. Possiede, inoltre, anche proprietà prebiotiche, che rafforzano le difese immunitarie, favorendo la crescita della flora batterica “buona” per l’organismo. Ecco perché dal benessere intestinale deriva il benessere di tutto l’organismo.
Un’assunzione regolare di fibra è davvero un toccasana per la salute purché non si superino i limiti raccomandati dalle linee guida internazionali, ovvero 25-35 grammi di fibra al giorno. Ma l’alimentazione non sempre è sufficiente per garantirne un apporto quotidiano adeguato, e l’assunzione di integratori specifici contribuisce allo scopo, sempre accompagnata dalla giusta quantità d’acqua.
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