La Dieta Lemme ha come obiettivo il conseguimento di un dimagrimento consistente e veloce, promettendo di far perdere dai 7 ai 10 chili in un mese: il tutto – come chiarisce il dottor Lemme, ideatore della dieta in questione – è possibile tramite l’applicazione di differenti parametri. Questi ultimi sono rappresentati dall’indice glicemico, dall’impatto biochimico dei cibi e dall’insieme enzimatico che varia nel tempo e da individuo a individuo: ciò che conta non è, quindi, il calcolo delle calorie. Ma come funziona la Dieta Lemme? Qual è un esempio di menu da seguire per poter perdere peso? Scopriamo di più in merito. Ricordate, però, che prima di intraprendere una dieta dimagrante è altamente consigliato sentire il parere di un medico esperto.
Dieta Lemme: cos’è?
La Dieta Lemme può essere definita una filosofia alimentare, che non permette di consumare proteine e carboidrati insieme ed elimina dalla lista alimenti come il pane, lo zucchero e il sale, almeno per il la prima fase.
A creare questa dieta, è stato il farmacista Alberico Lemme, il quale ha ideato un regime alimentare che si basa sul consumo di proteine e carboidrati, suddividendo la dieta in ben due fasi diverse tra loro, ovvero una fase di dimagrimento e una fase di mantenimento. La Dieta Lemme prevede, inoltre, che i pasti vengano consumati ad orari ben precisi, i quali devono essere rispettati rigorosamente. La Dieta Lemme promette un dimagrimento di circa 7-10 chili in un mese se seguita nel modo corretto: combinando, infatti, in modo adeguato, l’indice glicemico, l’impatto biochimico dei cibi e l’insieme enzimatico, è possibile perdere dei chili di troppo, senza fatica eccessiva. Capiamo bene
Dieta Lemme: lo schema delle due fasi
Come funziona la dieta Lemme? Come accennato poco fa, questo tipo di dieta è suddivisa in due fasi: una prima fase di dimagrimento e una seconda fase di mantenimento.
La prima fase della dieta
La prima fase è quella di dimagrimento, ovvero la fase in cui si perde peso fino a giungere a quello ideale: questa fase è basata sulle indicazioni degli alimenti da consumare. In linea generale, le regole fondamentali da seguire sono l’eliminazione dei dolcificanti, dello zucchero, del sale, del pane, del latte e derivati, dell’aceto, della frutta e della verdura: si tratta, infatti, di una dieta basata sul consumo esclusivo di pasta, carne e pesce in quantità illimitata, sebbene ciò possa sembrare un po’ strano. È, però, necessario evitare di abbinare pasta e carne: la giornata tipo dal punto di vista alimentare prevede, infatti, carboidrati e pasta a colazione e carne o pesce a pranzo o cena, ovvero proteine.
È possibile consumare i cibi permessi in quantità illimitate: questo avviene perché non vengono considerati i valori calorici degli alimenti, ma quelli biologici.
In poche parole, dunque, si tratta di una dieta in cui si privilegiano le proteine e i grassi, escludendo – quasi del tutto – la verdura e la frutta. I carboidrati vengono assunti come pasto al mattino – in modo tale che vengano smaltiti meglio – e, a pranzo e a cena, è possibile dedicarsi alle proteine con pesce e carne.
La seconda fase della dieta
La seconda fase della Dieta Lemme è quella di mantenimento: si tratta, nello specifico, di una fase basata sull’educazione alimentare, che ha una durata totale di tre mesi e che dovrebbe condurre alla definizione di una sorta di dieta personalizzata.
La seconda fase permette di mangiare senza ingrassare: è durante questa fase specifica, infatti, che vengono considerati l’indice glicemico dei cibi e l’orario dei pasti, senza tenere conto delle calorie.
Parlando di orari dei pasti nella Dieta Lemme, la colazione deve essere consumata entro le 9:30 del mattino; il pranzo, assolutamente, tra le 12:00 e le 14:00; mentre, per quanto riguarda la cena, questa dovrà essere consumata tra le 19:00 e le 21:00. Merende e spuntini potranno, invece, essere assunti, rispettivamente, tra le 10:00 e le 11:00 e tra le 16:00 e le 17:00.
Dieta Lemme: cosa mangiare?
Ma cosa mangiare durante la Dieta Lemme? Vediamo una tabella alimentare riassuntiva con alcuni degli alimenti concessi:
Tipi di alimenti | Cibi da consumare |
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Cereali e derivati | Pasta, crusca, farro, orzo, frumento, riso, miglio, grano saraceno, seitan |
Verdura | Prezzemolo, aglio, salvia, rosmarino, basilico, timo, cipolla, carciofi, spinaci, funghi, asparagi, melanzane, broccoli, cavoli, patate, peperoni, quinoa, alghe |
Legumi e derivati | Ceci, fagioli, fave, soia, lenticchie, piselli, tempeh, tofu |
Frutta fresca | Limone, mele, mirtilli, fragole, avocado, more, ribes, pompelmo |
Frutta secca | Noci, mandorle, arachidi, pistacchi, nocciole, pinoli, anacardi |
Latte e derivati | Yogurt |
Uova e derivati | Tutti |
Pesce | Tutto |
Carne | Tutta |
Bevande | Acqua, tè, caffè |
Spezie | Peperoncino, pepe |
Oli | Olio extravergine di oliva |
Le bevande consentite sono anche quelle gasate, inclusi tè e caffè purché siano senza zucchero. La crusca può essere usata per impanare gli alimenti e tutto ciò in quantità libera. Inoltre, sono consentiti tutti i tipi di cottura, inclusa la frittura.
Menu esempio da seguire
State cercando un esempio di menù della prima fase della dieta Lemme? Vediamo, nella tabella sottostante, alcune delle opzioni tra cui poter scegliere:
Pasto | Cibi |
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Colazione | Tacchino e caffè; pasta, olio, peperoncino e caffè; carciofi e caffè; frittata e caffè |
Pranzo | Filetto di manzo e caffè; petto di pollo e caffè; fiorentina e caffè |
Cena | Pesce spada e caffè; sogliola e caffè; orata e caffè |
Per quanto riguarda l’esempio di menù della seconda fase della Dieta Lemme, questo consente l’inserimento di alcuni cibi prima vietati, come la verdura e la frutta.
Pasto | Cibi |
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Colazione | Pasta; yogurt, crusca e mela verde; yogurt, mirtilli, fragole, avocado, more, ribes, pompelmo e limone |
Pranzo | Pasta e melanzane; spaghetti, noci e salvia; fettuccine all’uovo con funghi; pasta e ceci |
Cena | Carne; pesce; frittata |
Menu dieta Lemme: idee ricette
Non c’è limite alla fantasia ed è possibile realizzare tante ricette per la dieta Lemme. Qualche esempio? La ricetta degli spaghetti tonno e limone può essere preparata soffriggendo olio, aglio e peperoncino; mentre, in un’altra pentola, si trita il prezzemolo e si unisce la scorza di limone al tonno sgocciolato. Una volta fatto ciò, aggiungete tutto al soffritto e fate rosolare per, poi, aggiungere il condimento agli spaghetti cotti. Le pennette ai carciofi possono essere preparate facendo rosolare i carciofi con olio e aglio, aggiungendo un po’ di peperoncino e delle mandorle tostate. Tutto dovrà essere, infine, unito alla pasta.
La Dieta Lemme vegetariana: il menu da seguire
La dieta Lemme può essere anche vegetariana e vegana per chi ha deciso di non assumere prodotti di origine animale. Come sostituire le proteine garantite di carne e pesce? Ci sono diversi alimenti ricchi di proteine vegetali, che consentono di garantirne un adeguato fabbisogno giornaliero: in questo caso, la dieta prevederà un elevato apporto di legumi, frutta secca e verdure, come spinaci, carciofi, asparagi, funghi e cipolle. Le verdure possono essere unite ai cereali, alla frutta secca e ai legumi consigliati nella tabella alimentare precedente, così da garantire tutti gli aminoacidi mancanti rispetto alla carne. A tal proposito, da non dimenticare è l’importanza di cibi derivati come il seitan, il tempeh e il tofu.
Le controindicazioni: la dieta Lemme funziona?
Prima di intraprendere una dieta del genere, è bene chiedere il parere al proprio medico che saprà consigliarvi al meglio su come procedere e se farlo, soprattutto, in base al vostro stato di salute. Perdere peso subito con una dieta veloce non sempre è vantaggioso e bisogna fare attenzione perché, anche se questo tipo di dieta promette risultati considerevoli, è risaputo che una dieta troppo monotona, che esclude totalmente alcuni cibi, potrebbe comportare delle conseguenze per la salute.
Ma quali sono le controindicazioni? Pare che tale regime alimentare possa portare a problemi al fegato e ai reni: le quantità ingenti di proteine li metterebbero troppo sotto sforzo, per cui è un tipo di dieta da evitare assolutamente in caso di disturbi preesistenti a questi due organi. Inoltre, non è indicata anche per chi soffre di pressione bassa: la mancanza totale di sale e di zuccheri può causare giramenti di testa, svenimenti e sensazione di debolezza.
Infine, è vietata in gravidanza e durante l’allattamento, in quanto potrebbe condurre a notevoli squilibri, dannosi per lo sviluppo del feto: le donne che si trovano in questo delicato periodo della vita, è bene che seguano alla lettera le indicazioni del medico senza improvvisare.