La chirurgia bariatrica per guarire dal diabete

Lo studio ha chiamato in causa più di 135 mila pazienti per i quali la chirurgia bariatrica s’è dimostrata efficace per essere riuscita a produrre la scomparsa dei sintomi del diabete o nel determinare il loro miglioramento

Articolo aggiornato il 28 Agosto 2009

chirurgia
Abbiamo già avuto modo di parlare della chirurgia bariatrica, la metodica utilizzata, soprattutto negli Stati Uniti d’America, in grado di contrapporsi in maniera efficace contro l’obesità, riservando ad uno sparutissimo numero di casi, quegli effetti collaterali tali da evitarne l’uso o di limitarla a quei pazienti ove tale chirurgia dovesse risultare controproducente.
Adesso, un recente Congresso Mondiale della Federazione Internazionale della Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche, avrebbe fatto assurgere la chirurgia bariatrica ad un importante ruolo anche nella cura del diabete di tipo 2 .
 
Lo studio ha chiamato in causa più di 135 mila pazienti per i quali la chirurgia bariatrica s’è dimostrata efficace per essere riuscita a produrre la scomparsa dei sintomi del diabete o nel determinare il loro miglioramento. Nei numeri, su 100 pazienti trattati con la chirurgia bariatrica si è evidenziato come oltre 78 di questi pazienti abbia ottenuto una risoluzione completa del diabete dopo trattamento con chirurgia bariatrica, così come si è potuto osservare un sicuro miglioramento o una quasi risoluzione dei sintomi della malattia, in quasi 87 pazienti su cento.
 
Un netto miglioramento dello stato di quei pazienti per i quali la remissione dalla sintomatologia diabetica non era stata definitiva s’è anche potuto riscontrare a distanza di due anni dall’intervento, segno questo che il trattamento chirurgico in tal caso non affranca, a volte sia pure parzialmente, dalla malattia per un periodo limitato ma anche per un periodo abbastanza lungo. Si parla di pazienti per lo più obesi o in soprappeso dove, fra l’altro, la perdita di peso è stata mediamente di poco inferiore ai 40 chilogrammi.
 
Una notizia importante questa se si pensa all’allarme sociale rappresentato dal diabete di tipo II che nel novero della malattia colpisce il 90% dei pazienti diabetici al punto che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato in ben 180 milioni i malati nel mondo di diabete di tipo II che se non curati hanno una probabilità di morire per la conseguenza della malattia in almeno il 50% dei casi entro i primi dieci anni dalla prima diagnosi, spesso per’altro tardiva.
 
In Italia, il diabete di tipo 2 colpisce almeno 3 milioni di persone e ogni anno si registrano 150.000 nuovi casi. Il diabete e’ una malattia cronica e i costi sanitari associati alla sua gestione e cura sono elevati. L’Oms stima che i costi sanitari diretti del diabete costituiscono dal 2.5% al 15% dei budget sanitari annuali. In Italia si stima che tale costo ammonti a circa 5,17 milioni di euro l’anno. Per il professor Jean-Marc Chevallier, presidente del Congresso Ifso, “di fronte all’ondata crescente di casi di diabete, e’ essenziale cercare attivamente nuove strategie per affrontare la patologia. La chirurgia bariatrica costituisce un’importante promessa in questo campo e, come organizzazione, ci impegniamo a studiare possibili utilizzi di questo settore della medicina in rapida evoluzione per apportare benefici ai pazienti”.

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