L’allergia al lattice è una reazione allergica che è provocata in alcuni individui dalla proteina contenuta nella gomma. Le reazioni possono essere di vario genere e di diversa entità. Si va dagli starnuti a casi di vero e proprio shock anafilattico. Possiamo dire che l’allergia al lattice consiste in una risposta immunitaria anomala dell’organismo, quando si viene a contatto con il lattice. Ci può essere un’allergia al lattice dei materassi, un’allergia al lattice dei preservativi, che sono fra le forme di allergia più comuni. In ogni caso si deve stare attenti e, quando si ravvisano i primi sintomi, è meglio sottoporsi al test per l’allergia al lattice.
Allergia al lattice: cause da tenere in considerazione
Le cause dell’allergia al lattice possono essere differenti. In genere il contatto con oggetti in lattice o l’inalazione di alcune particelle di questo materiale può scatenare una reazione allergica, che può essere anche molto grave. I prodotti che contengono lattice sono molto diffusi, ecco perché il problema può interessare chiunque.
E’ da specificare comunque che spesso questo tipo di allergia riguarda molto da vicino soprattutto i medici e coloro che lavorano nell’industria della gomma. Si tratta di categorie maggiormente a rischio, per le quali si può parlare di allergia al lattice come malattia professionale. E’ il caso anche dell’allergia al lattice in odontoiatria.
Fra le altre persone a rischio ci sono i soggetti che soffrono di intolleranze alimentari, di spina bifida e chi si è sottoposto, specialmente nel periodo dell’infanzia, a vari interventi chirurgici.
I segni di allergia al lattice dovrebbero spingere ad evitare il contatto con esso e a consultare il medico, per sapere se è bene eliminare dalla dieta alcuni frutti o ortaggi, che hanno proteine simili a quella che scatena l’allergia. Si tratterebbe per esempio di banane, kiwi, ananas, fichi, ciliegie, fragole, melone e pomodoro.
Ci può essere infatti uno stretto legame anche fra allergia al lattice e alimenti.
Allergia al lattice: sintomi da non sottovalutare
I sintomi dell’allergia al lattice consistono principalmente in prurito e rossore agli occhi, che cominciano a lacrimare, starnuti, tosse, eruzioni cutanee, fiato corto e una sensazione di fiato corto e di costrizione al torace.
Molto evidenti sono i sintomi provocati dai guanti in lattice: si possono manifestare gonfiori e screpolature sulle mani, che in genere compaiono dopo circa 12 – 36 ore dopo il contatto con il materiale.
Fra le reazioni gravi provocate dall’allergia al lattice sono da segnalare anche l’ipotensione, le difficoltà di respirazione, i dolori al petto, i tremori e la momentanea perdita di coscienza. Per affrontare lo shock anafilattico si dovrebbe tenere con sé una siringa di epinefrina.
In ogni caso è sempre bene, in caso di reazioni gravi, chiamare i soccorsi, anche perché le medicine da somministrare dipendono anche dal tipo di risposta allergica manifestata dall’individuo.
In caso di shock anafilattico è importante la tempestività dell’intervento. Per questo sarebbe opportuno tenere sempre con sé un braccialetto medico con l’indicazione di questo tipo di allergia, in modo che chiunque presti soccorso conosca in tempo la causa del malore.
Allergia al lattice: rimedi a cui ricorrere
Fra i rimedi per l’allergia al lattice è d’obbligo l’attenzione ai materiali con cui si viene in contatto, visto che molti oggetti contengono lattice. In tal caso si può ricorrere a prodotti alternativi. Per esempio, al posto dei guanti in lattice, si possono usare quelli realizzati in silicone, nitrile, isoprene, neoprene, stirene-butadiene. E’ inoltre importante, in termini di prevenzione, segnalare al medico l’allergia al lattice, prima di effettuare controlli o interventi.
Bisognerebbe anche badare ad avere sempre con sé le medicine adeguate a contrastare eventuali reazioni allergiche, come adrenalina, antistaminici e cortisonici.
Si possono sfruttare anche le proprietà lenitive e calmanti di alcune sostanze naturali, come la camomilla, la calendula, l’olio di mandorle dolci, la canfora e l’avena.