Mamme e mammoni alla riscossa, stavolta complice la scienza: l’affetto incondizionato dimostrato dalle madri ai propri pargoli durante l’infanzia, soprattutto nei primi mesi e anni di vita, sembra essere un vero toccasana per la salute dei bambini, ma soprattutto per il benessere dei futuri adulti. Sarebbe proprio l’amore profuso dalla mamma al piccolo, l’antidoto migliore contro lo stress della vita da grandi. La conferma è di quelle affidabili: uno studio scientifico statunitense, pubblicato sulle pagine del Journal of Epidemiology and Community Health, ha evidenziato l’effetto benefico delle coccole della mamma durante i primi mesi di vita nel prevenire e contrastare la comparsa dello stress in età adulta.
Sono sempre gli esperti d’oltreoceano, però, ad avvertire le mamme più premurose, che rischiano di vanificare i benefici del loro affetto. Infatti, se si esagera con le dimostrazioni di affetto, il pericolo è di scadere nell’effetto soffocamento, ben poco positivo per l’equilibrio mentale e per la serenità del figlio.
Gli scienziati Usa hanno esaminato 500 soggetti, studiandone abitudini, stato di salute e stili di vita sia da bambini che da adulti. All’età di otto mesi, ai bambini, dopo un calcolo basato sulle cure e sulle dimostrazioni d’affetto ricevute dalle madri, è stato assegnato un “punteggio affettivo”. Trascorsi 30 anni di vita, gli interessati sono stati sottoposti nuovamente all’osservazione degli esperti: gli adulti maggiormente in grado di fronteggiare stress e tensioni erano i bambini che avevano raggiunto il “punteggio affettivo” più alto. Mamme fredde e distanti? Il pargolo potrebbe essere un adulto più facilmente preda dello stress.
L'affetto materno previene lo stress
Mamme super affettuose, la vostra condotta è stata premiata dagli scienziati americani: abbondanti manifestazioni d'affetto durante l'infanzia prevengono lo stress da adulti
