Cos’è e come funziona la kinesiologia applicata? Questa terapia alternativa è indicata per valutare la tensione muscolare, ma anche per trattare sintomi quali psoriasi, candidosi, allergie e problemi respiratori. Per ottenere un risultato terapeutico buono è necessario l’impegno del paziente nella guarigione poichè questa terapia deve essere praticata con costanza, perseveranza e motivazione. La kinesioterapia è prima di tutto un sistema diagnostico, oltre che una cura naturale: questa terapia, infatti, lavora sincronizzando organismo, mente e psiche del paziente in modo da rendere chiara la condizione di salute conscia della persona malata.
Cos’è
La Kinesiologia serve per valutare lo stato di tensione muscolare delle parti del corpo del malato, evidenziando dove sono caricate le tensioni, se sono presenti blocchi particolari e dove il medico può intervenire per le apposite correzioni. Con la stessa tecnica, inoltre, può essere individuato anche il carico di stress delle aree testate: il test muscolare, infatti, permette di valutare se le risposte del paziente sono dirette o se sono presenti dei blocchi da poter correggere. Grazie a questa disciplina, inoltre, il medico è in grado di evidenziare la presenza di malattie, batteri, allergie che causano l’indebolirsi di alcuni muscoli potendo procedere, quindi, con una specifica terapia di bilanciamento. Questa metodologia, pertanto, permette di curare anche ansia, asma, depressione, disturbi mestruali, della pelle, dei muscoli, eczema, emorroidi, ernia iatale, fobie, conseguenze dell’insonnia, intestino irritabile, torcicollo, sintomi diffusi poco definiti, sinusite, effetti dello stress sulla salute e stanchezza cronica. Ma la Kinesiologia applicata può essere utilizzata anche per determinare se sia necessario integrare (o eliminare) specifiche vitamine, minerali o cibi, per la ricerca di intolleranze alimentari, per valutare la salute degli organi interni o per ricercare possibili alterazioni della postura.
Come funziona
La diagnosi viene effettuata principalmente attraverso un esame dei muscoli. Nello specifico, il medico per prima cosa visita il paziente raccogliendo alcuni dati significativi da annotare su un’apposita scheda informativa. Successivamente, lo specialista pone domande specifiche sui sintomi riscontrati dalla persona per poter eseguire una corretta anamnesi della situazione generale. L’analisi viene ultimata, infine, con la pratica della pressione muscolare che permette di individuare i centri del dolore da trattare nel paziente. Per fare questo, il medico deve eseguire dei test muscolari sul malato per trovare le risposte fisiologiche alle stimolazioni evidenziando se i muscoli siano bloccati oppure rilassati al fine di definire la terapia più adeguata in base alle esigenze specifiche del paziente stesso.