Chi è l’uomo che ha il Covid da un anno e non riesce a guarire

Da quando è stato ricoverato ad aprile dello scorso anno, Jason Kelk non ha più lasciato l'ospedale: è il paziente con la più lunga infezione Covid-19

Ospedale durante pandemia da Covid-19
Foto Getty Images | U.S. Navy

Il paziente con la più lunga infezione da Covid-19 si chiama Jason Kelk, ha 49 anni, insegna informatica in una scuola elementare e vive a Leed, in Inghilterra. L’uomo ha contratto l’infezione lo scorso aprile, quando è stato ricoverato d’urgenza in terapia intensiva per un’infezione ai polmoni, che si è rivelata poi essere Covid-19. Da quel giorno Jason Kelk non ha più lasciato l’ospedale.

L’uomo è ricoverato da un anno

A distanza di un anno esatto dal suo ricovero, il paziente accusa ancora sintomi importanti legati all’infezione, tra cui vomito continuo e difficoltà a camminare.  L’insegnante di informatica, che da allora non ha più lasciato l’ospedale, è stato trasferito in terapia intensiva e collegato a un ventilatore già due giorni dopo il suo ricovero.

I danni allo stomaco

Secondo quanto riferito dai medici, il virus avrebbe inoltre causato un danno irreparabile allo stomaco del paziente, una gastroparesi, che comporta continui attacchi di vomito e dolori lancinanti. Nonostante siano passati quasi dodici mesi dal suo ricovero, il docente non riesce più a camminare da solo, anche a causa del prolungato allettamento. Pare che sia l’unico uomo al mondo costretto in ospedale dal virus da oltre un anno, nonostante i medici abbiano riscontrato casi di Long Covid in diversi pazienti.

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Il Long Covid colpisce il 10% dei pazienti

In base agli studi finora condotti, il Long Covid colpisce circa il 10% delle persone che contraggono il coronavirus. Tra i sintomi più frequenti compaiono: dispnea, nebbia cerebrale e dolori muscolari. I casi più gravi sono molto più rari e Jason Kelk, già affetto da asma e diabete, rappresenta uno di questi. Pare che le sue patologie pregresse lo abbiano esposto maggiormente ai pericoli dell’infezione, anche se i medici ritengono che i problemi di stomaco siano una conseguenza diretta del virus.