Irritabilità: sintomi, cause e cure

Irritabilità

Irritabilità

L’irritabilità è uno dei sintomi più diffusi e comuni, negli ultimi anni e le sue cause possono essere di natura diversa. Esistono delle cure per poter migliorare la situazione? L’irritabilità, la depressione e l’ansia possono essere considerati i mali della nostra società, per quanto riguarda la salute mentale e, per riuscire a guarire, è importante capire il collegamento esistente tra mente e corpo, in quanto si tratta di patologie che possono essere provocate da diversi fattori. Qual è, dunque, la sintomatologia esatta dell’irritabilità, già di per sé un sintomo? Quali sono le sue cause? Quale il trattamento per poter giungere alla guarigione? Scopriamo di più in merito.

I sintomi

L’irritabilità è già di per sé un sintomo del malessere che si vive, ma sono anche altri i sintomi che possono manifestarsi: ansia – le cui cause possono essere diverse – e depressione, ad esempio – si tratta, infatti, di condizioni diverse, ma che possono essere collegate tra di loro e manifestarsi insieme – oltre a dolore addominale, tachicardia, difficoltà respiratorie, stanchezza, nausea, sudorazione eccessiva, angoscia, paura, nervosismo, spasmi muscolari, mancanza di concentrazione, tristezza, frustrazione, apatia, stress, malessere generale, ossessione, difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti, fastidi e preoccupazioni di vario genere. Nei casi più gravi, possono manifestarsi anche mal di testa, ulcera e disturbi sessuali. Questa sintomatologia tende ad alterare i comportamenti e le abitudini dell’individuo, portando il soggetto a non poter vivere una vita normale.

Le cause

Le cause possono essere di varia natura: possono, infatti, essere coinvolti fattori sociali, psicologici e fisici. L’irritabilità può essere causata da una malattia mentale, ma anche derivata da problemi in famiglia o di lavoro, difficoltà economiche, senso di fame – magari, perché si sta seguendo una dieta fai da te errata o troppo rigida – stress – per cui esistono alcuni rimedi – privazione di sonno, mancanza di tempo libero, mestruazioni o da carenza di alcune vitamine o sali minerali come, ad esempio, il magnesio o alcune vitamine del gruppo B. Inoltre, anche il modo in cui si affrontano l’emotività, lo stress e le relazioni con gli altri ha un ruolo importante nella salute mentale. A essere particolarmente colpite da irritabilità sono, però, le donne: ciò, soprattutto, per via delle molte responsabilità alle quali sono soggette.

La diagnosi

Alla comparsa dei sintomi, il consiglio è quello di rivolgersi a un medico che possa – tramite una visita medica e alcuni esami e analisi – stabilire una corretta diagnosi, prescrivendo la terapia più adatta al problema. È, inoltre, importante la tempestività nella risoluzione del problema, in quanto si tratta di una condizione che può peggiorare con il tempo.

Le cure

Quali sono i rimedi contro l’irritabilità? Occorre prendersi cura del proprio organismo e del proprio cervello, in quanto quest’ultimo è influenzato dallo stile di vita, come qualsiasi altro organo del corpo. Se le cause sono imputabili a una malattia, verranno prescritti dei farmaci adeguati, ma spesso si tratta di fattori psicologici e sociali, per cui è possibile ricorrere ad alcuni trucchi per sentirsi meglio. Quali? Respirare lentamente per favorire il rilassamento del corpo, l’esercizio fisico, il contatto con la natura, dormire abbastanza e bene, avere del tempo libero, seguire una sana alimentazione – ricca di frutta, verdura, legumi e acqua – e fare della meditazione. Inoltre, bere tisane e infusi a base di erbe è un valido aiuto: tra i rimedi naturali più efficaci contro l’ansia, l’irritabilità e l’insonnia, sono da segnalare la valeriana – la quale dona benessere e relax, facilitando il sonno – la melissa – dalle proprietà benefiche, ha effetti calmanti – e la lavanda – che aiuta a combattere l’ansia – oltre al biancospino – un sedativo naturale – e alla passiflora – anch’essa facilità il sonno – ma, a tal proposito, è possibile chiedere consiglio al proprio erborista di fiducia. Infine, è bene, però, ricordare di avvisare il proprio medico circa l’assunzione di erbe: potrebbero, infatti, essere presenti degli effetti collaterali o delle controindicazioni legate all’assunzione di altri farmaci o allergie.