Articolo aggiornato il 12 Luglio 2009
Quante volte abbiamo sentito qualcuno dire che a causa di un accesso di rabbia ha avuto il cosiddetto “ sangue al cervello”! ma oggi non è più un modo di dire, quanto invece una realtà che un Gruppo di studiosi s’è preso la briga di studiare avvalorando quanto empiricamente si riteneva un tempo.
A giungere a queste conclusioni, un gruppo di ricercatori della University of Southern California e del Cedars-Sinai Medical Centre in uno studio pubblicato sulla rivista Cardiovascular Ultrasound, che hanno scoperto che quando ci arrabbiamo in maniera violenta le arterie carotidi aumentano il loro lume dilatandosi e consentendo al sangue di passare in quantità più copiosa dirigendosi al cervello. D’altro canto a tale conclusione possiamo giungere noi stessi osservando come ci accaldiamo in viso quando ci arrabbiamo e alla vasodilatazione cui andiamo incontro durante uno scatto d’ira furente.
Gli esperimenti sono stati effettuati su 58 volontari sani che avevano un’età compresa fra i 19 e i 60 ed in tutti, sottoposti a stress impegnativi, si è assistito a tale evidenza e per farlo si è utilizzato il sistema dell’ultrasonografia che ha palesato questa vasodilatazione cerebrale. Ancora peggio va agli ipertesi, in questi soggetti si è assistito ad un aumento considerevole della pressione arteriosa che alla lunga potrebbe anche generare qualche problema che giunge persino a peggiorare la patologia di cui si soffra.