L’esposizione alle basse temperature può avere conseguenze significative sull’organismo e persino provocare gravi danni permanenti.
L’ipotermia può avere gravi conseguenze per il corpo umano. Quando la temperatura corporea scende al di sotto di certi limiti, il nostro sistema nervoso ne risente compromettendo la nostra coordinazione e causando confusione mentale. Inoltre, l’ipotermia può causare un rallentamento della frequenza cardiaca e della respirazione, aumentando il rischio di arresto cardiaco.
Questo fenomeno può colpire anche a temperature superiori allo 0°C se il corpo si raffredda a causa della pioggia, del sudore o dell’immersione in acqua fredda. Questi fattori possono provocare una rapida diminuzione della temperatura corporea, aumentandone il rischio. I primi sintomi sono tremori, pelle fredda e pallida, difficoltà a parlare in modo chiaro, aumento del respiro affannato, stanchezza e confusione. Se la temperatura continua a scendere, i brividi possono gradualmente scomparire, ma possono insorgere sintomi più seri che possono portare allo svenimento, richiedendo un’immediata assistenza medica.
I sintomi e le cause dell’ipotermia: tutto ciò che devi sapere
È importante sottolineare che le lesioni da congelamento sono il risultato di molteplici fattori. Quando il corpo è esposto a temperature rigide, i vasi sanguigni superficiali si contraggono come meccanismo di difesa. Questo fa sì che il flusso del sangue verso le estremità rallenti, limitando così la dispersione di calore e spingendo il sangue verso gli organi vitali per mantenerne la temperatura corporea. Questo processo, se non gestito correttamente, può portare a gravi danni tissutali.

Quando il calore e l’ossigeno diventano insufficienti, le nostre estremità e la superficie del corpo cominciano a gelare, mentre il liquido nei tessuti si trasforma in cristalli di ghiaccio che possono danneggiare irreparabilmente le cellule interessate. Una condizione che può causare la morte delle cellule stesse, un processo noto come necrosi.
La cura dei danni nei casi di ipotermia dipende dalla gravità della condizione. Un intervento tempestivo è cruciale per aumentare le possibilità di recupero. Ecco alcuni punti chiave per il primo soccorso in caso di ipotermia:
- Sposta la persona in un luogo caldo e al riparo dal freddo. Rimuovi eventuali indumenti bagnati e sostituiscili con abiti asciutti e caldi;
- Avvolgi la persona in coperte o indumenti termici per mantenere il calore corporeo. Se possibile, fornisci una fonte di calore diretta come una coperta elettrica o una bottiglia d’acqua calda (assicurandoti che non sia troppo calda e avvolgendola in un panno);
- Richiedi assistenza medica immediata chiamando un’ambulanza o portando la persona all’ospedale più vicino. È importante che un professionista valuti la condizione e fornisca ulteriori cure adeguate;
- Evita di riscaldare rapidamente la persona, ad esempio con acqua calda o un bagno caldo. Questo potrebbe causare shock termico. È meglio riscaldare gradualmente il corpo con coperte e indumenti caldi;
- Monitora costantemente i segni vitali della persona (respirazione, polso, pressione sanguigna) e, se necessario, pratica la RCP (Rianimazione Cardiopolmonare) se la persona presenta segni di arresto cardiaco o respiratorio.

La diagnosi del congelamento si basa principalmente sulla visita medica e sull’esame dei segni e sintomi tipici che si manifestano dopo l’esposizione al freddo. È importante ricordare che le conseguenze da congelamento possono manifestarsi gradualmente nel tempo. In alcuni casi, potrebbe essere necessaria una rivalutazione successiva per determinare l’entità dei danni e pianificare un trattamento appropriato. Pertanto, è consigliabile consultare un medico esperto per una valutazione accurata e un’analisi adeguata.