Articolo aggiornato il 16 Ottobre 2023
L’ipertermia è una condizione in grado di provocare sintomi gravi e le cui cause sono imputabili a un aumento improvviso della temperatura corporea. È, dunque, importante intraprendere la terapia adeguata, il prima possibile, a seconda della causa scatenante. Ma qual è la sintomatologia esatta legata a questo disturbo? Quali sono le sue cause e il trattamento indicato per giungere alla guarigione? Scopriamo di più in merito.
Cos’è
Cos’è l’ipertermia? Come detto prima, si tratta di una condizione in cui il corpo si trova a una temperatura elevata: questa può avere diverse cause e si verifica quando l’organismo assorbe o produce più calore di quanto possa disperdere realmente. Si tratta, quindi, di una vera e propria emergenza medica che necessita di un intervento tempestivo, in quanto si può giungere velocemente alla morte. L’opposto dell’ipertermia è l’ipotermia, ovvero quando la temperatura corporea scende al di sotto di quella normale per il corretto funzionamento del metabolismo.
I sintomi
I sintomi dell’ipertermia si verificano quando il corpo umano raggiunge e supera la temperatura di circa 40°C: tra i segni tipici, vi sono caldo, pelle arrossata e secca, labbra gonfie e l’incapacità di raffreddare il corpo attraverso la sudorazione – motivo della secchezza della pelle – mentre, in presenza di febbre, avviene efficacemente la sudorazione con conseguente cute umida e fredda, proprio in risposta all’eccessivo calore. I sintomi, ad ogni modo, variano anche in base alla causa scatenante, per cui possono verificarsi anche mal di testa, nausea, vomito, confusione, tachipnea, tachicardia – di cui esistono diverse tipologie – vertigini, debolezza, rigidità muscolare, eruzioni cutanee, dolori muscolari e pressione sanguigna bassa, colorito della pelle pallido o bluastro, irritabilità, allucinazioni e, nei casi più gravi, crisi epilettiche – che è necessario saper riconoscere – collasso, coma e morte.
Le cause
Le cause più comuni di questa patologia sono i colpi di calore provocati da una prolungata esposizione al sole e al calore. Altri motivi dell’insorgere dell’ipertermia sono effetti collaterali a determinati farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale e a droghe, come cocaina, ecstasy e anfetamine. È, inoltre, possibile provocare appositamente l’ipertermia come forma di terapia per trattare alcuni tipi di malattie e di cancro. Si parla, invece, di ipertermia maligna quando avviene una reazione ad alcuni tipi di anestesia: in questo caso vi è, però, una predisposizione genetica che è, dunque, trasmessa per via ereditaria. Altre rare cause di ipertermia sono alcuni danni al sistema nervoso centrale, il tumore della ghiandola surrenale, crisi epilettiche incontrollate, emorragie cerebrali e danni a carico dell’ipotalamo, ovvero la sede dei centri di termoregolazione. La temperatura corporea non deve mai superare i 42°C, in quanto un livello superiore può danneggiare, seriamente, il cervello e gli altri organi, distruggendo anche le cellule.
La diagnosi
Alla comparsa dei primi segni, è opportuno contattare immediatamente il medico che stabilirà la diagnosi e la cura più adatta al caso.
La terapia
Quali sono i rimedi contro l’ipertermia? Il trattamento ha lo scopo di abbassare la temperatura corporea e dipende dalla causa scatenante. Generalmente, si procede con la somministrazione di farmaci come lidocaina o beta-bloccanti: questi aiutano, infatti, il cuore a mantenere un ritmo regolare. Infine, per regolare la funzione renale, è necessario ricorrere alla somministrazione di liquidi per via orale o per via endovenosa.