Iperprolattinemia: sintomi, cause e cura

Pillole

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L’iperprolattinemia è una condizione caratterizzata da elevati livelli di prolattina, che provocano sintomi importanti. Le cause possono essere diverse ed è necessario intraprendere, tempestivamente, una cura adeguata. Spesso, l’iperprolattinemia è provocata dalla presenza di un adenoma o microadenoma dell’ipofisi, ma c’è molto altro da approfondire. Qual è la sintomatologia esatta legata all’iperprolattinemia? Quali sono le cause? Quale il trattamento per poter giungere alla guarigione? Scopriamo di più in merito.

Cos’è l’iperprolattinemia

Cos’è l’iperprolattinemia? Come anticipato prima, si tratta di una condizione caratterizzata da livelli elevati di prolattinaormone prodotto dall’ipofisi, importante ghiandola che si trova alla base del cranio – che si manifestano con un quadro di sintomi abbastanza specifico. Tale condizione va indagata approfonditamente, in quanto i fattori che possono causarla sono molteplici. La prolattina favorisce la produzione di latte in seguito al parto, ma vanta anche altre funzioni di regolazione nell’organismo, come la maturazione della ghiandola mammaria, il comportamento, il metabolismo, il ciclo mestruale, il sistema immunitario e altro ancora: per questa ragione, è presente sia nelle donne che negli uomini. L’iperprolattinemia è un disturbo più comune nelle donne.

I sintomi del disturbo

I sintomi dell’iperprolattinemia sono abbastanza specifici e possono includere:

  • Amenorrea, ovvero assenza di mestruazioni per almeno sei mesi
  • Galattorrea, cioè fuoriuscita di latte dai capezzoli, anche in mancanza di gravidanza o allattamento
  • Mal di testa
  • Disturbi alla vista
  • Irregolarità dell’ovulazione
  • Oligomenorrea, che può avere diverse cause
  • Secchezza vaginale
  • Ginecomastia, negli uomini
  • Diminuzione della massa muscolare
  • Riduzione della quantità di peli, negli uomini

Oltre a ciò, possono esserci delle gravi conseguenze e complicazioni: è, infatti, importante effettuare una corretta diagnosi, tempestivamente, in modo tale da evitare l’insorgere di complicanze come l’infertilità.

Le cause dell’iperprolattinemia

Quali sono le cause dell’iperprolattinemia? Generalmente, la prolattina è presente in piccole quantità nel sangue ed è tenuta sotto controllo dalla dopamina, la quale ne inibisce la produzione. Spesso, la prolattina alta è provocata dalla presenza di adenoma o microadenoma dell’ipofisi, ovvero da un tumore benigno che può essere di varie dimensioni e noto con il nome di prolattinoma. L’iperprolattinemia può, dunque, essere causata da:

  • Assunzione di alcuni farmaci, come antidepressivi, antipsicotici e antidolorifici
  • Uso di rimedi naturali, come il fieno greco, i semi di finocchio e il trifoglio rosso
  • Stress
  • Irritazione della gabbia toracica
  • Esercizio fisico intenso
  • Sonno, in quanto i livelli di prolattina sono massimi durante la notte
  • Consumo di alcuni alimenti
  • Tumori dell’ipofisi
  • Stimolazione dei capezzoli
  • Disturbi epatici e renali cronici
  • Ipotiroidismo

Non sempre, ad ogni modo, è possibile risalire a una causa.

La diagnosi del disturbo

Alla comparsa di segni e sintomatologia, è necessario contattare il medico che – grazie ad analisi ed esami specifici – stabilirà la diagnosi e, dunque, la terapia più adatta al caso specifico. Oltre alle analisi del sangue, alla visita medica e allo studio dei sintomi, potrebbe essere necessario effettuare ulteriori test di approfondimento per escludere o confermare eventuali altri malattie: ad esempio, risonanza magnetica e TAC.

La cura dell’iperprolattinemia

Quali sono i rimedi contro l’iperprolattinemia? La cura dipenderà dalla causa alla base del disturbo. Generalmente, la cura prevede l’assunzione di farmaci – spesso, inibitori di prolattina che diminuiscono l’iperproduzione di prolattina da parte dell’ipofisi – ma, se il paziente non risponde al trattamento o si verificano effetti collaterali, l’alternativa è rappresentata dall’intervento chirurgico. Raramente, potrebbe essere necessario ricorrere ad un trattamento radioterapico.

La prognosi del disturbo

Infine, la prognosi dipenderà da fattori come la causa scatenante, la gravità della condizione e la tempestività nell’intraprendere la giusta terapia, oltre che dall’età e dallo stato di salute del paziente. Solitamente, la terapia si dimostra efficace, ma è necessario svolgere delle visite periodiche, in modo tale da monitorare la condizione.