Intolleranza al lattosio: cosa mangiare e alimenti da evitare

L'intolleranza al lattosio può scatenare sintomi fastidiosi, ed è presente in più della metà della popolazione mondiale

Lactose intolerance

Intolleranza al lattosio

Sempre più spesso, sentiamo parlare di intolleranza al lattosio. Le pubblicità, i supermercati e i ristoranti mostrano una maggiore apertura a questo tipo di disturbi, portando il paziente a scegliere correttamente ciò che è bene introdurre nella propria dieta. Per fare ancor più chiarezza e capire quali alimenti scegliere per i pasti, abbiamo rivolto alcune domande al dr. Giuseppe Pingitore, specialista in allergologia.

Intolleranza al lattosio: quali sono i sintomi più comuni?

Il lattosio è uno zucchero presente nel latte e nei prodotti caseari. Il lattosio è un disaccaride, cioè è formato da due molecole e, per essere correttamente assorbito, necessita di una fase di digestione da parte di un enzima, che si chiama lattasi, presente sulle cellule della mucosa intestinale.
La lattasi è ben rappresentata nell’intestino dei bimbi lattanti, ma tende a diminuire con la crescita e, in molti soggetti adulti, addirittura a sparire. In condizioni di carenza o di assenza di lattasi, l’ingestione di alimenti contenenti lattosio comporta l’impossibilità da parte dell’intestino ad assorbire lo zucchero che, rimanendo nel lume intestinale, viene aggredito dai batteri presenti in abbondanza nel colon, con successiva fermentazione e produzione di gas, idrogeno, metano e acidi grassi. I sintomi che ne derivano, per lo più a breve distanza di tempo dall’assunzione di latte o latticini, sono:
– distensione delle anse intestinali con conseguente dolore addominale e crampi
– gonfiore dell’addome con flatulenza
– diarrea acquosa
– nausea e vomito

Quali alimenti sono assolutamente da evitare, in caso di intolleranza al lattosio?

L’intolleranza al lattosio non è una condizione grave e l’ingestione volontaria o accidentale di alimenti che contengono lo zucchero, pur causando i sintomi sopra descritti, non compromette lo stato di salute globale dell’individuo. Pertanto, a differenza ad esempio della celiachia, malattia causata dal glutine e per la quale evitare in maniera assoluta il glutine è una condizione importante e necessaria, non assumere il lattosio non rappresenta un obbligo assoluto, ma condizionato dalla gravità dei disturbi che causa nel soggetto affetto.
Gli alimenti da evitare, in ogni caso, sono soprattutto:
– il latte, non solo di mucca ma anche di capra, pecora e bufala;
– i latticini e i formaggi freschi, la ricotta, la panna e il burro.
Bisogna tenere presente, inoltre, che il lattosio si può trovare in altri prodotti del commercio, in forma “nascosta”, come:
– purè di patate precotto e altri cibi precotti;
– prosciutto cotto, salsicce e insaccati;
– pane in cassetta;
– cereali per la prima colazione;
– salse e condimenti;
– caramelle e snacks;
– alcuni farmaci.

Cosa può sostituire il latte e i formaggi?

Il problema del latte sostitutivo riguarda il lattante ma in questa età, come già detto, l’intolleranza al lattosio è una condizione molto rara. Esistono, comunque, dei latti speciali in polvere, acquistabili in farmacia, per i lattanti di pochi mesi di vita, privi di lattosio.
Per i bambini più grandi e per gli adulti si possono reperire nei supermercati vari tipi di latte a basso contenuto o totalmente privi di lattosio. Latte e formaggi si possono sostituire con molti altri alimenti che siano fonte di proteine e di minerali (carni, pesce, legumi). Infine, non tutti i formaggi contengono lattosio, come mostrato nella tabella che segue.

Intolleranza al lattosio

I pareri sono discordanti: anche lo yogurt è da evitare?

Al contrario di quanto generalmente si pensi, lo yogurt contiene lattosio in quantità sufficiente a causare sintomi. Nella tabella allegata viene indicato, per ciascun prodotto di origine casearia, il relativo contenuto in lattosio.
A RISPONDERE ALLE DOMANDE:
Dr. Giuseppe Pingitore,
Medico Chirurgo Allergologo