Articolo aggiornato il 30 Novembre 2015
Intestino pigro: quali i sintomi, l’alimentazione da seguire e i rimedi naturali per contrastare il problema? Si tratta di un’alterazione del transito intestinale, che rallenta e che causa gonfiore addominale, feci dure e difficoltà di evacuazione. Questa condizione può avere cause fisiologiche, correlate in particolare all’età o alla gravidanza, oppure patologiche, legate a malattie del colon o ad uno stile di vita scorretto, a partire dallo stress eccessivo e dall’alimentazione sbagliata. Vediamo nello specifico di cosa si tratta e come agire sulla dieta, tenendo in considerazione anche gli alimenti da evitare.
Sintomi
Chi soffre di intestino pigro solitamente prova gonfiore nell’area addominale, con dolore e crampi. La permanenza delle feci nel tratto intestinale causa la sensazione di essere pieni anche dopo aver evacuato.
Questa situazione può portare alla presenza di ulteriori sintomi, come alito cattivo al mattino a causa del gas che rimane nell’intestino nel corso della digestione, emorroidi per lo sforzo durante i tentativi di evacuazione, mal di testa, cellulite a causa della riduzione della quantità di sangue verso gli arti inferiori.
Conseguenze dell’intestino pigro possono essere anche le cistiti, per la presenza di enterobatteri nell’intestino, la diverticolite, malattia del colon che si presenta a causa delle feci troppo dure che permangono eccessivamente nel tratto intestinale e causano irritazione e proliferazione dei batteri, il fecaloma, un accumulo di feci nel retto che si verifica solitamente nell’anziano.
Diagnosi
Se i sintomi dell’intestino pigro compaiono improvvisamente e sono accompagnati da dolori molto forti, è fondamentale rivolgersi al medico, che potrà prescrivere degli esami diagnostici, anche per escludere eventuali altre patologie. Si potrebbero effettuare un esame del sangue per il controllo del calcio, una radiografia addominale, una colonscopia o lo studio della peristalsi, un esame che dovrà essere effettuato solo se tutte le altre indagini hanno dato un esito negativo.
Alimentazione
Gestire nel migliore dei modi l’alimentazione è importante per rimediare alla condizione di intestino pigro. Sapere cosa mangiare e cosa non mangiare è fondamentale anche per una corretta prevenzione. Tra i cibi consigliati ci sono quelli che presentano una grande quantità di fibre. Si tratta in particolare di frutta e verdura (ad esempio le prugne riescono a stimolare l’attività intestinale). Da non trascurare anche il consumo di legumi, come soia e fagioli, e di cereali integrali. Tra i condimenti grassi è meglio utilizzare l’olio extravergine d’oliva.
Seguire una corretta dieta significa anche mangiare lentamente e non sottoporre l’organismo ad orari senza regole: sarebbe importante effettuare i pasti ad orari ben definiti, per favorire la regolarità inestinale. E’ importante anche bere almeno 2 litri di acqua al giorno.
E’ necessario evitare gli alcolici, le spezie, i condimenti troppo pesanti e il cioccolato. Non si possono consumare dolci, salse, carni grasse, latte intero e formaggi grassi, crostacei e prodotti ricavati da farina raffinata, come il pane bianco.
Rimedi naturali
Se l’alimentazione corretta non basta, meglio chiedere aiuto alla natura e alle sue erbe dalle proprietà utili. La liquirizia, per esempio, combinando l’azione antinfiammatoria a quella lassativa, facilita il transito intestinale e l’arrivo a destinazione degli “scarti” della digestione. La radice è la parte più ricca di fibre alleate dell’intestino: ottimo ingrediente di tisane, infusi e decotti.
Perfetti allo scopo anche il rabarbaro, lassativo e depurativo, e il tarassaco: quest’ultimo, stimolando la produzione di bile, favorisce la regolarità e il movimento intestinale, assicurando un effetto lassativo e diuretico. Gli estratti secchi delle due erbe, disciolti in acqua e consumati ogni mattina a stomaco vuoto, garantiscono ottimi risultati contro la stitichezza.
Può alleviare i fastidi dell’intestino pigro anche la tisana a base di malva, lassativa ed emolliente, che, con le sue foglie contenenti mucillagini, favorisce il transito intestinale e l’eliminazione delle scorie dall’organismo.
Al mattino, subito dopo il risveglio, sarebbe utile bere un bicchiere d’acqua tiepida con un po’ di miele, per pulire il tratto intestinale e favorire l’eliminazione delle scorie. Durante la giornata, per lo stesso motivo, si potrebbe bere qualche bicchiere di acqua calda con un po’ di succo di limone, ricco di proprietà benefiche.
Anche la fitoterapia viene in aiuto di chi soffre di intestino pigro, ad esempio con il succo della pianta di aloe vera, dalle tante proprietà benefiche, che contiene mucillagini, elementi ricchi di fibre. Molto utile anche il glucomannano, una fibra solubile capace di aumentare il volume delle feci, favorendone l’espulsione. Da non dimenticare nemmeno l’altea, con radici ad azione lassativa.
L’omeopatia consiglia la corteccia di frangola e cascara, che contengono i glicosidi antrachinonici, capaci di stimolare lo svuotamento dell’intestino, e la radice di cassia, che favorisce la motilità intestinale.