Il Wellcome Sanger Institute, istituto di ricerca genetica e genomica britannico, e l’Istituto Europeo di Bioinformatica hanno collaborato insieme per censire tutte le specie virali che si annidano nell’intestino umano. Sono stati analizzati campioni di microbioma intestinale presi da soggetti sani o che comunque non avevano particolari patologie, donati da circa 28 mila volontari provenienti da tutto il mondo.
Questa ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Cell, è stata fatta per comprendere l’origine di alcune malattie e come il nostro corpo conviva con”elementi esterni”, sia nocivi che assolutamente innocui.
Il conteggio finale parla di 140 mila specie diverse di virus: più del 50% di queste non era mai stato scoperto né analizzato. Questo risultato è merito dell’analisi sequenziale del genoma dei microrganismi appunto nell’intestino, effettuata con la tecnica della metagenomica.
Se nel 2014 era stato scoperto il gruppo dei crassfagi, ora è stato scoperto quello dei gubafagi, fino ad oggi sconosciuto e decisamente numeroso nel nostro intestino, la cui conoscenza andrà ora approfondita.
I virus mantengono sano l’intestino
Gli scienziati che hanno condotto questa ricerca hanno spiegato che è proprio grazie a questi queste svariate specie virali che viene mantenuto un grande equilibrio sul nostro organo, in cui la biodiversità è l’elemento principale. Infatti, esistono tantissimi tipi di batteri all’interno dell’intestino, ma anche centinaia di migliaia di virus batteriofagi, che appunto di garantiscono una situazione stabile. L’organo sappiamo essere molto sensibile e risentire di eventuali scompensi o problemi legati alla presenza dei batteri, che possono portare anche a patologie croniche e allergie ma anche concorrere all’obesità.
Questa scoperta servirà per comprendere meglio le malattie dell’uomo e che relazione che c’è con i virus: i risultati andranno ad arricchire il database internazionale Gut Phage Database – GPD per lo studio globale del rapporto tra virus e salute, un argomento decisamente caldo attualmente. D’altronde come spiegano gli stessi studiosi, non tutti i virus sono negativi per l’uomo come per esempio il Covid-19, ma anzi, quelli riscontrati nell’intestino non sono patogeni: ora bisogna comprendere qual è il nesso e la loro funzione con la vita umana.