Internet: adesso c'è la sindrome da clessidra

Su Internet si è detto di tutto, che crea dipendenza alla stregua di quanto avvenga con le sostanze stupefacenti, che crea comportamenti compulsivi, che induce a stress ed ansia, ma ora c’è un ulteriore stress aggiuntivo che si è palesato nell’uso del computer e che riguarda la sindrome da clessidra

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Come ogni attività umana, dopo la sua scoperta ed il suo utilizzo, comincia la fase derivante dalle controindicazioni che la stessa spesso straordinaria scoperta determina nei suoi utilizzatori, con tutti i correttivi previsti per limitare i danni alla persona che ne beneficia. E’ successo con le automobili, con il telefonino, come poteva sfuggire a tutto ciò il pc ed Internet in particolare che è la sua applicazione principale.
Su Internet si è detto di tutto, che crea dipendenza alla stregua di quanto avvenga con le sostanze stupefacenti, che crea comportamenti compulsivi, che induce a stress ed ansia, ma ora c’è un ulteriore stress aggiuntivo che si è palesato nell’uso del computer e che riguarda la sindrome da clessidra.
 
Secondo l’indagine condotta da Intel, si sarebbe visto che su 100 utilizzatori di Internet, almeno 66 soffre di tale sindrome, che si palesa con una sorta di insofferenza da parte dell’utilizzatore nei confronti dei lunghi tempi di attesa davanti al monitor nell’ intervallo che si carichi la pagina, addirittura c’è chi manifesta livelli elevati di scarsa sopportazione del fenomeno, almeno il 23% degli intervistati. Insomma, più il computer è lento e, ad esempio, non carica le pagine, soprattutto quelle più utilizzate, più scaricare un documento richiede un tempo eccessivo e più il nostro grado di sopportazione scende paurosamente in basso.
 
Il problema è che neanche noi ci rendiamo più conto di quanti compiti ormai siamo soliti affidare al computer ed ad Internet, chat, facebook, Msn, alcuni utilizzano anche Skipe, motori di ricerca in moto, musica ascoltata in rete e così via e tutto ciò senza che i computer siano stati aggiornati per assolvere a tutte queste funzioni. Ma il nostro stress è immotivato, anche perché quando utilizziamo al massimo delle potenzialità il nostro computer e siamo soliti richiedere altre funzioni, se tutte si svolgesse in contemporanea il nostro cervello non potrebbe seguirli e questo dovrebbe consolarci, così come dovrebbe consolarci il fatto di sapere che, male che vada, attendiamo stressati e innervositi ad attese che nell’arco della giornata non superano i 13 minuti, il tempo per andare a prendere un caffè e, dunque, potremmo anche prendercela con più filosofia ed invece….