Intelligenza: si campa più a lungo se si è più stupidi!

La rivalsa degli sciocchi potrebbe essere arrivata dopo la scoperta elvetica che vuole gli stupidi più predisposti alla longevità rispetto agli intelligenti; ma sarà vero?

Articolo aggiornato il 26 Maggio 2008

Moscerino della frutta
Chissà che cosa penseranno coloro i quali hanno passato tutta la vita a scervellarsi studiando, elaborando continuamente pensieri, approfondimenti, pensiamo ai grandi filosofi, ai letterati, insomma pensiamo alla grande ma anche in piccolo visto che tutti in qualche modo ragioniamo ma di fronte ad una recente ricerca scientifica sarebbe emerso che a pensare a lungo si campa poco, al contrario, evitando di pensare si campa come minimo 100 anni!
Stravaganze? Forse, ma l’Università scientifica cui appartiene il professore Tadeusz Kawecki, che ha condotto l’inchiesta, ovvero la facoltà di biologia dell’ateneo di Losanna in Svizzera,è tutt’altro che scarsamente accreditata e dunque, qualcosa non deve funzionare nella scoperta se, secondo la stessa, impegnare le facoltà mentali accorcerebbe sensibilmente la durata della vita.
La scoperta trarrebbe origine dall’osservazione che i moscerini della frutta meno “intelligenti” vivrebbero più a lungo e per constatarlo gli scienziati hanno insegnato ( chissà come avranno fatto ) a tali minuscole creature ad associare un profumo ad un’esperienza spiacevole quale poteva essere quella di scuotere violentemente la gabbia, dopodichè, gli scienziati, hanno fatto riprodurre quegli insetti che più di altri si mostravano in grado di associare l’esperienza negativa con un odore particolare, in una parola, i più intelligenti; il risultato cui si è pervenuti è quello secondo il quale, proprio questi morivano prima di quegli altri insetti che non riuscivano ad eseguire alcun compito loro assegnato.
Affinando la ricerca scientifica coadiuvato da un altro ricercatore, il professore Burger, si è potuto osservare che i soggetti più “eclettici” campavano il 15% del tempo in meno rispetto al normale e più risultavano longevi i moscerini e minore era la loro la capacità di apprendere. Da ciò ne deriva che l’intelligenza è una risorsa che per essere esercitata necessità di energia la stessa che serve per vivere più a lungo.
A cosa serve questa ricerca scientifica, atteso che tale assunto non vale per la stirpe umana e per gli altri animali superiori visto che per questi vale il contrario e cioè che l’evoluzione si è avuta e continua ad aversi proprio per la possibilità di questi esseri superiori di sviluppare le proprie facoltà intellettive? Forse a studiare il funzionamento del cervello nelle varie speci animali constatando come sia diverso il funzionamento degli essere superiori rispetto a quelli rimasti a livello primordiale, come appunto potrebbero essere considerati i moscerini della frutta. Oppure chissà che stavolta gli scienziati non abbiano voluto divagare sul…. Tema!

Ti potrebbe interessare