Come noto, il colesterolo è una sostanza grassa presente in ogni cellula e utile per il corretto funzionamento dell’organismo. I problemi sorgono quando, oltre alla quantità di colesterolo necessaria, il nostro organismo ne acquisisce e trattiene di più, con particolare riferimento alle lipoproteine a bassa densità (LDL), il c.d. colesterolo cattivo.
Pertanto, se il colesterolo è troppo alto, il medico può consigliare di assumere farmaci o di modificare lo stile di vita per abbassarne i livelli. In alcuni casi, potrebbe anche consigliare alcuni integratori per abbassare il colesterolo che possono aiutare in questo obiettivo.
Perché è necessario ridurre il colesterolo?
Come abbiamo già anticipato, il corpo può produrre da solo il colesterolo o può assorbirlo attraverso gli alimenti che mangiamo. Nei giusti intervalli, il colesterolo è molto utile per una salute ottimale: è infatti necessario per la produzione di ormoni e vitamina D.
Tuttavia, livelli elevati di colesterolo LDL possono causare lo sviluppo di depositi di grasso, noti come placche, che portano all’ostruzione delle arterie. Insomma, un colesterolo alto non trattato può portare a complicazioni come ictus o infarto.
Monitorare il livello di colesterolo nel sangue è fortunatamente piuttosto semplice, considerato che basta un semplice esame del sangue.
Integratori che possono aiutare a ridurre il colesterolo
È altresì noto che per abbassare il colesterolo è utile seguire una dieta sana, fare esercizio fisico e non fumare: sono questi, infatti, i tre metodi naturali più comunemente raccomandati per gestire il colesterolo.
Tuttavia, ci sono anche altri rimedi che accelerano il raggiungimento dell’obiettivo dell’abbassamento del livello di colesterolo come, appunto, l’assunzione di integratori alimentari. Ma quali sono?
Lievito di riso rosso
Il primo su cui vogliamo soffermarci è il lievito di riso rosso, un integratore alimentare utilizzato nei piatti della cucina tradizionale cinese. A seconda del modo in cui viene coltivato, il lievito può produrre una sostanza chiamata monacolina K, che è una forma naturale del farmaco ipocolesterolemizzante lovastatina.
Ebbene, è stato più volte dimostrato che l’estratto di lievito di riso rosso riduce il colesterolo LDL tra il 15% e il 25% in circa due mesi, anche se l’effetto dipende dalla quantità di monacolina K contenuta nell’integratore.
Esistono però alcuni dubbi sulla sicurezza dei prodotti a base di lievito di riso rosso. È infatti stato notato che alcuni integratori di lievito di riso rosso contengono un contaminante chiamato citrinina che può causare insufficienza renale in alcune persone. I prodotti a base di lievito di riso rosso possono anche produrre effetti collaterali sui muscoli simili a quelli della lovastatina, come una sensazione di debolezza.
È per questo motivo che oggi gli integratori hanno in genere una quantità di monacolina K limitata.
Berberina
Anche la berberina è un integratore alimentare utilizzato nella medicina tradizionale cinese: viene ricavata da parti di alcune piante e trasformata in una sostanza commestibile.
È stato dimostrato che la berberina riduce non solo le LDL ma anche i trigliceridi, con un meccanismo d’azione che non è ancora noto.
In generale, il prodotto è sicuro, ma gli effetti collaterali tendono a riguardare l’apparato digerente e comprendono diarrea, stitichezza e gonfiore.
Olio di pesce/Acidi grassi omega-3
Passiamo poi al pesce, nota per essere anche una fonte di acidi grassi omega-3, che si ritiene contribuiscano a migliorare i livelli complessivi di colesterolo. Ecco perché alcuni produttori di integratori alimentari hanno puntato su questo prodotto per creare capsule di olio di pesce.
Uno studio del 2017 ha peraltro confrontato gli integratori di olio di pesce con il pesce fresco assunto con la dieta: entrambi i gruppi presentavano livelli significativamente più bassi di colesterolo totale, colesterolo non-HDL e trigliceridi. Tuttavia, il gruppo che ha seguito la dieta a base di pesce ha registrato maggiori miglioramenti rispetto al gruppo che ha assunto l’integratore.
L’olio di pesce è generalmente ben tollerato, anche se alcune persone possono avvertire un sapore sgradevole o un fastidio allo stomaco. Le persone allergiche ai frutti di mare o ai crostacei dovrebbero parlare con il proprio medico prima di consumare un possibile allergene.
Aglio
L’aglio è spesso considerato uno dei più antichi integratori alimentari e si ritiene che aiuti non solo la pressione sanguigna ma anche i livelli di colesterolo. L’aglio può essere utilizzato in molte forme, tra cui crudo, cotto o in polvere, e si può anche estrarre o fruire come olio d’aglio.
Sebbene vi siano prove contrastanti, la maggior parte delle prove dimostra che l’aglio è efficace per ridurre il colesterolo, ma può avere effetti diversi a seconda del sesso, dell’età e di altri fattori di salute.
Per quanto riguarda gli svantaggi, alcune persone potrebbero trovare l’aglio con un forte odore e un cattivo odore. Alcune persone possono soffrire di mal di stomaco o di altri problemi digestivi, ed è anche possibile scoprire di essere allergici all’aglio.
Fibra solubile
Nell’ambito di una dieta sana, l’assunzione di quantità adeguate di fibre può aiutare a ridurre il colesterolo. L’aggiunta di fibre supplementari con integratori di fibre solubili come lo psillio può dunque essere utile per ristabilire i livelli desiderati.
Ricordiamo che la fibra solubile si trova in alimenti come frutta e verdura ma può comunque essere assunta anche sotto forma di integratore.
Per quanto riguarda i potenziali effetti negativi, l’aumento dell’assunzione di fibre può causare alcuni lievi sintomi a carico dell’apparato digerente: gli integratori di fibre solubili come lo psillio funzionano principalmente come lassativi che formano massa. Le interazioni con i farmaci sono rare.
Quanto tempo si possono prendere gli integratori per il colesterolo?
Non ci sono indicazioni specifiche che possano suggerire per quanto tempo prendere gli integratori per il colesterolo.
In linea di massima, però, è generalmente consigliato un periodo di assunzione di almeno 2-3 mesi. Molto dipende però dalle caratteristiche del prodotto, dalle sue concentrazioni e dalle necessità della singola persona.