L’insulino resistenza è una problematica molto diffusa di cui spesso si hanno le manifestazioni senza sapere però da cosa si è affetti.
Il nome insulino resistenza non è comunissimo, eppure si tratta di una vera e propria patologia, di cui – seppure non si conoscono perfettamente i sintomi – è importante tenere sotto controllo per evitare che degeneri. Pensate, si stima che circa il 30% della popolazione ne sia affetta.
La questione ben più delicata di quello che si possa immaginare. Una malattia come l’insulino resistenza, infatti, non va assolutamente sottovalutata dal momento che scatena una reazione a catena nell’organismo.
Insulino-resistenza: come si sviluppa
L’insulina è un ormone fondamentale del corpo che ha come compito primario quello di controllare la glicemia nel sangue. Quando si sviluppa l’insulino-resistenza le cellule non rispondono in modo adeguato all’ormone, provocando la comparsa del diabete e della sindrome dell’ovaio policistico.

L’insulina viene prodotta dal pancreas con il compito di regolare i nutrienti presenti nel sangue. Oltre allo zucchero quindi questo ormone è legato anche al metabolismo in generale, alle proteine e ai grassi. Quando si mangia un pasto che contiene zucchero (praticamente quasi tutto) con il lavoro dell’insulina si regola l’assorbimento. In risposta all’introduzione di cibo, quindi, il pancreas rilascia l’insulina nel sangue che raggiunge i tessuti e preleva il glucosio che sta circolando, facendo abbassare i livelli ematici. Questa funzione è fondamentale altrimenti il glucosio rischia di essere tossico, provocando danni importanti fino al decesso.
Quando si verifica l’insulino resistenza, però, questo meccanismo non funziona correttamente, spingendo sempre di più il pancreas a rilasciare quantitativi maggiori di insulina per poter lavorare. Da ciò, deriva l’iperinsulinemia con diverse conseguenze. In primis, quindi, l’aumento dei valori nel sangue . Ed, in secondo luogo, lo sviluppo di patologie vere e proprie, ovvero diabete e malattie connesse. Ad oggi questa resta una malattia molto severa con un impatto importante sulla salute.
Trai fattori che contribuiscono a questo sviluppo è sicuramente da considerare il quantitativo di grasso che circola nel sangue, ovvero il colesterolo. Ci sono delle correlazioni dirette tra la capacità di risposta dell’insulina e la loro presenza. L’aumento dei grassi va combattuto con una dieta mirata e soprattutto con attività fisica. Sovrappeso e obesità sono tra i principali fattori di rischio. Il grasso che si localizza nel corpo e porta ad un accumulo di peso, infatti, è pericoloso anche per il funzionamento degli organi.
Quello profondo ovvero di tipo viscerale non è visibile ed è stazionato proprio attorno agli organi, vuol dire che nel sangue vengono rilasciate grandi quantità di acidi grassi e altre sostanze che sono per il corpo una continua infiammazione. In alcuni casi però l’insulino-resistenza colpisce anche soggetti sani per alti livelli di fruttosio per chi mangia molta frutta, infiammazioni croniche, sedentarietà, alterazioni del microbiota intestinale, fattori genetici.