Insufficienza renale: sintomi, dieta e dialisi

L’insufficienza renale si manifesta con sintomi come debolezza e stanchezza

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Articolo aggiornato il 14 Aprile 2014

insufficienza renale sintomi dieta dialisiL’insufficienza renale si ha quando i reni non riescono a mettere in atto in maniera opportuna la loro funzione, quella di pulire il sangue e regolare i fluidi nel corpo. La patologia può essere cronica, quando progressivamente e lentamente la funzione renale viene meno. Può essere acuta quando il tutto si verifica con una certa rapidità. I sintomi principali della malattia sono caratterizzati dal gonfiore, che può interessare varie zone corporee, dalla stanchezza e dalla debolezza, oltre che dal pallore in viso. Questa condizione può portare a rendere necessaria la dialisi, un processo che sostituisce la funzione renale. Molto importante è, comunque, seguire una dieta adeguata, che deve essere basata su alcune restrizioni: sale, potassio e proteine.

I sintomi

I sintomi dell’insufficienza renale sono costituiti dal gonfiore del viso, delle caviglie, delle gambe o del corpo in generale. Tutto ciò è determinato dal fatto che, non funzionando bene i reni, l’organismo tende a trattenere l’acqua. A volte questo causa anche mancanza di respiro. A causa dell’accumulo di tossine, perché non sono filtrate dai reni, si prova un senso di stanchezza e di debolezza. Uno dei problemi fondamentali è quello che vede i pazienti incorrere nell’anemia. Gli individui malati possono avere la pelle pallida e a volte possono provare una sensazione di dolore sotto la gabbia toracica. Con il tempo, se non si interviene, la situazione peggiora, perché c’è la tendenza all’aumento della pressione sanguigna e alla minore produzione di urina.

La dialisi

La dialisi per l’insufficienza renale costituisce il principale trattamento contro questa condizione. Si tratta di un processo che ha l’obiettivo di sostituire la funzione dei reni. Esistono due tipi di dialisi: l’emodialisi e quella peritoneale. La prima consiste nell’uso di una macchina, alla quale viene indirizzato il sangue, per favorire l’eliminazione delle tossine e per regolare i livelli di alcune sostanze in particolare, come il potassio. Di solito l’emodialisi viene praticata 3 o 4 volte la settimana, nel corso di circa 5 ore.
Nella dialisi peritoneale viene utilizzato il peritoneo, il rivestimento della cavità addominale, perché il sangue possa essere pulito. Attraverso un catetere, viene fatta scorrere una soluzione, che riesce a filtrare le tossine. Alla fine il fluido accumulatosi nel peritoneo viene drenato all’esterno. Questo trattamento deve essere ripetuto molte volte alla settimana.

La dieta

La dieta contro l’insufficienza renale dovrebbe costituire un punto di riferimento essenziale anche in termini di prevenzione per coloro che sono a rischio di incorrere nella patologia. A volte si rendono necessarie delle restrizioni, per contrastare il processo che può condurre all’insufficienza renale. Proprio per questo si deve limitare il consumo di sale, di potassio e di proteine. Per quanto riguarda nello specifico le proteine, si dovrebbe stare particolarmente attenti ad evitare i cibi proteici di origine animale, come, ad esempio, la carne, il pesce, le uova e i latticini. Lo stesso discorso vale per le proteine di natura vegetale, contenute soprattutto nei legumi, anche se, da questo punto di vista, si può essere meno restrittivi. I valori del fosforo dovrebbero mantenersi entro 8-10 mg/kg, in rapporto al peso corporeo. Proprio per questo sarebbe meglio limitare i salumi, la frutta secca, il lievito di birra, le farine e il cacao amaro. In piccole quantità possono essere mangiati altri alimenti, che possiedono poche quantità di fosforo, come il riso, la pasta, l’orzo, i biscotti.

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